“Lo straordinario discorso di Gianfranco Fini all’Adriano ha aperto di fatto, alla vigilia dell’appuntamento di Perugia, una nuova e impegnativa fase nella giovane vita del nostro progetto politico”.
“Se Fini ha ragione, e ha certamente ragione, a dire che l’Italia e’ferma e in profondo declino e che il governo non è più all’altezza della situazione, dopo Perugia è doveroso e inevitabile immaginare di aprire una fase nuova, nella quale sarà inevitabile e coerente con le nostre posizioni, ritirare la nostra delegazione dal governo, assicurando soltanto l’appoggio esterno all’esecutivo, al solo fine di affrontare le emergenze reali del paese e le parti condivise del programma”.
“Su legalità, regole, giustizia non siamo più disposti a cedere di un solo millimetro alla cupio dissolvi che sembra caratterizzare l’azione politica di Berlusconi e del Pdl”.
“Attraverso il ritiro della nostra delegazione appariremo certamente piu’ coerenti sia agli occhi dell’opinione pubblica sia della straordinaria,e nuova,base militante che sopratutto attraverso Generazione Italia, abbiamo aggregato ed entusiasmato e che adesso attende coerenza e segni inequivocabili di rinnovamento nei metodi e negli uomini”.
“Serve per questo distinguerci con più forza dall’attuale centrodestra e sopratutto non commettere errori nella organizzazione territoriale”.
“Dobbiamo avere una grande capacita’ di ascolto della base e di coloro i quali dall’inizio ci hanno sostenuto”.
“In Toscana come in Abruzzo, in Sicilia come in Piemonte non consentiamo il crescere di malumori o polemiche per l’eccessiva apertura verso soggetti e posizioni politiche non in linea con i grandiosi propositi di innovazione e legalità che ci siamo dati”.
“E’ quella la nostra forza e la nostra garanzia per la prospettiva”.
“Legalità, innovazione, coerenza per costruire una nuova Italia”.