Martedì sera intorno alle 21, con un’astuzia oraria da “furbetto del giornalino” (che ne conosce i tempi di chiusura…) sito ufficiale della Fiorentina e giornali conseguenti battono la notizia. DDV aspetta Beha per il “duello” presso l’hotel Villa Medici a Firenze, alle 17, venerdì 5 novembre. Nessuno mi ha avvisato di nulla, come credo accada in questi casi per concordare luogo e ora, padrini e giudice arbitro… Non basta, ieri Della Valle cambia: non più alle 17 bensì alle 16 (preferisce l’ora solare all’ora legale de gustibus) con incontro riservato alla stampa accreditata. Lui “dirà tutto”, se io ci vado meglio. Mi domando se questa rozza unilateralità porti a qualcosa.
Davvero pensa che i fiorentini, solo perché tifosi, siano così stupidi? Sarebbe come se io comunicassi che lunedì prossimo su Rai Tre, dalle 10 alle 11, nella mia trasmissione “Brontolo” lo aspetto sfidandolo. Sarebbe corretto, Dieguito? È solo l’effetto annuncio del “furbetto del salottino” per poter dire “Beha non viene” (tra l’altro essendo io previsto in contemporanea a Rimini in un Meeting internazionale sul tema dei rifiuti)? Pensare che ero stato chiaro domenica scorsa: disponibile a incontrarlo ma per tutti e in tv dove va sempre lui, e aggiungo ai programmi già indicati “Matrix”. Perché mi deve dire dove fa le scarpe con linguetta “cinese”, quali sono i conti veri della Fiorentina, che cosa ne è del Centro di Incisa e della Cittadella di Castello ecc. Temi forti, per italiani veri, non per Firenze e basta. Calcio e potere, Don Diego. Oppure tocca sempre e solo a Berlusconi? A disposizione, non a servizio, è chiaro?
Il Fatto Quotidiano, 4 novembre 2010