Perché abbonarsi a un quotidiano fatto per chi ama pensare con la propria testa, libero e indipendente? Ce lo spiega il nostro vignettista Mario Natangelo. A modo suo
Caro lettore, cara lettrice,
ci siamo. Ormai da tre settimane è in corso la nostra campagna per il rinnovo degli abbonamenti che scadrà a metà mese. Il Fatto Quotidiano, lo sai, è un giornale senza padroni o padrini. Non riceve finanziamenti pubblici e raccoglie poca pubblicità. Per questo, per poter continuare a trovare le notizie che gli altri non raccontano, per condurre le nostre inchieste e per far pesare le nostre opinioni, dobbiamo chiederti di nuovo una mano.
Rinnova, se vuoi e puoi, il tuo abbonamento
Lo scorso anno prima ancora della nostra nascita vi siete abbonati in 40mila e ci avete permesso di arrivare fin qui. Insieme abbiamo creato un giornale e un sito internet che nel giro di pochi mesi sono diventati una voce con cui tutti devono fare i conti. Oggi più di 75mila persone acquistano il Fatto Quotidiano in edicola e in 250mila visitano tutti i giorni ilfattoquotidiano.it.
Noi però non vogliamo fermarci. Abbiamo potenziato la redazione, assumendo dei nuovi giornalisti. Abbiamo nuovi progetti e vogliamo crescere ancora. Vogliamo raccontare quello che accade in Italia e nel mondo al maggior numero di persone possibile. Vogliamo dire, sempre più forte, quello che gli altri non dicono. Per questo ora il vostro aiuto importante: siete voi i nostri soli padroni.
Antonio Padellaro, Peter Gomez Marco Travaglio
Post scriptum
Cliccate su questo link. Una volta loggati troverete un menu a tendina nel quale potrete scegliere il tipo di abbonamento che preferite. Chi lo rinnoverà prima della scadenza ricevera per Natale un libro in cui sono stati raccolti gli articoli e le inchieste piu interessanti di questi dodici mesi. Se sceglierete l’abbonamento in pdf avrete parecchi vantaggi. Leggerete il giornale prima degli altri, spenderete di meno (130 euro per un anno) e sarete sicuri di avere tutti i giorni la vostra copia de Il Fatto Quotidiano sul desktop del computer (alla faccia dei ritardi delle Poste). Il pdf inoltre può essere gia ora scaricato e sfogliato su IPad (nell’App Store di ITunes troverete un’applicazione che non è stata da noi prodotta e commercializzata, ma che risulta molto funzionale).