Sul sito di Oggi due filmati ripresi lo scorso luglio documentano i viaggi – il 4 e il 12 luglio – di Lele Mora, oggi indagato per favoreggiamento alla prostituzione, fino alla residenza del premier.
Sono i giorni delle polemiche sulla nomina a ministro di Aldo Brancher, in cui si consuma lo strappo con il presidente della Camera Gianfranco Fini. Negli stessi giorni scoppia anche lo scandalo P3, che coinvolge il senatore Marcello Dell’Utri (condannato in secondo grado per concorso esterno in associazione mafiosa) e l’ex sottosegretario Nicola Cosentino, indagato per concosro esterno in associazione camorristica. Con una certa coincidenza di date il 12 luglio, il giorno del secondo “viaggio” di Lele Mora ad Arcore, Berlusconi interviene a Milano al forum Euromed. Dal palco invita ”gli ambasciatori, rappresentanti di quei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, a portare qualche volta, anche belle ragazze. Noi l’apprezzeremmo perche siamo latini. E playboy. Ma non io – precisa ridendo – che ormai sono solo un ‘playold’. Ma ci teniamo alla possibilita’ di conquistare, per senso estetico”.
L’intervista a Ruby
Nel numero in edicola domani di ‘Oggi’, Ruby descrive l’arrivo della consigliera regionale Nicole Minetti in Questura, la notte del 27 maggio, dopo la telefonata di Silvio Berlusconi: “Michelle Oliveira (l’amica brasiliana della giovane marocchina, ndr) ha chiamato la Minetti, che io non conoscevo. Poi è scesa una funzionaria per dire di lasciarmi andare perché ero la nipote di Mubarak. Ho sgranato gli occhi e, mentre stavo per fare domande, la Minetti mi ha detto ‘sssshhh!’. E mi hanno lasciata andare”.
In questa nuova versione di Ruby non sono pochi quindi i nuovi dettagli: il suo stupore nell’apprendere di essere creduta la figlia del leader egiziano e il silenzio intimatole dall’ex igienista dentale, ora consigliere regionale del Pdl. “Qualche giorno prima che venisse fuori tutto – dice ancora la giovane – Niccolò Ghedini, legale del premier, ha sentito il mio ex avvocato, Luca Giuliante. Voleva chiedergli se sono una ragazza tranquilla”.
Maroni riferisce in Parlamento
Per il ministro dell’Interno che oggi ha riferito sulla vicenda, tutto è andato secondo le regole: “Sono stato chiamato a riferire sui fatti che hanno riguardato la questura di Milano nelle giornate del 27 e 28 maggio scorsi. Voglio subito premettere che nella circostanza che mi accingo ad illustrare la Polizia di Stato ha, ancora una volta, confermato le doti di professionalità e di equilibrio del proprio personale che ha applicato con assoluta correttezza tutte le procedure di legge”.
La cronaca dei viaggi
Dai video pubblicati sul sito del settimanale è possibile ricostruire la dinamica degli spostamenti: sotto casa dell’impresario in viale Monza tre persone pattugliano la strada, accertandosi che non ci siano curiosi o persone sospette. Le regazze arrivano in pieno giorno vestite in abiti da sera camminando su tacchi vertiginosi. Suonano al citofono di Mora e salgono nel suo appartamento. Dopo poco sono di nuovo in strada assieme all’impresario e alla “sua scorta”. Poi salgono sulla mercedes scura di Mora e partono alla volta di Arcore. L’auto, arrivata a villa San Martino, varca i cancelli senza che i carabinieri la fermino o effettuino controlli. Una sequenza sconcertante che dimostra come, pur di fare festa, il presidente del Consiglio abbia fatto saltare tutte le regole in materia di sicurezza.