Nuove rivelazioni nell'interrogatorio di Epifania Scardino, moglie dell'ex sindaco di Palermo: tra il '73 e il '75 don Vito vide l'attuale premier per tre volte. Tra gli argomenti, gli investimenti nel progetto edilizio di Milano 2
La moglie di Don Vito non aveva ancora riferito ai magistrati di Palermo di questi incontri perché non aveva colto l’importanza della vicenda, ma a domanda diretta, stamattina, ha risposto senza esitazione. Vito Ciancimino, ex sindaco mafioso di Palermo, vide l’allora imprenditore Silvio Berlusconi tre volte. Nell’interrogatorio la vedova è scesa nei particolari ricordando anche gli argomenti della conversazione tra il marito e l’attuale premier. Don Vito avrebbe chiesto conto a Berlusconi dei tempi di rientro di alcuni investimenti fatti e degli sviluppi del progetto edilizio Milano 2. Se le indiscrezioni sull’interrogatorio, che e’ stato secretato, fossero confermate, le rivelazioni della Scardino combacerebbero con quanto emerge dai documenti manoscritti dell’ex politico e con le rivelazioni del figlio Massimo. Ciancimino Junior parla infatti di investimenti del padre, citando circostanze a lui riferite dal politico, nella realizzazione di Milano 2. Dalle carte consegnate ai magistrati viene fuori, però, non solo il nome di don Vito, ma anche quello dei costruttori mafiosi Buscemi e Bonura: il politico corleonese indicava anche loro come ”finanziatori” del complesso edilizio.
Nei giorni scorsi dei rapporti tra Ciancimino e Berlusconi ha parlato anche l’ex dirigente di banca Giovanni Scilabra che ha confermato ai pm di avere ricevuto, nel 1986, l’ex sindaco e Marcello Dell’Utri, allora manager di Publitalia, per discutere di una richiesta di prestito di 20 miliardi per la Fininvest. La circostanza confermerebbe l’interesse di don Vito per gli affari del costruttore e l’ipotesi investigativa che vuole Marcello Dell’Utri tramite tra Berlusconi e politici e costruttori mafiosi.