Questa classe politica da operaista che era è diventata confindustriale senza passare per il riformismo. È rimasta tristemente consociativa senza mai prendere davvero il potere. Ora non resta che abbandonare quel sogno di Dc di sinistra coccolato dagli anni novanta prima che lo facciano gli elettori. Sembra indispensabile ripartire da un partito laico, legalitario e solidale che abbia come pubblico di riferimento ceto medio, precari e operai, con lo sguardo privilegiato della legalità, che rimane il problema dei problemi. Un’Italia umile, attenta alle regole e accogliente che non è davvero rappresentata e che comincia a perdere le staffe. E non importa se rischia di non esser maggioritaria. Non è il momento di un partito inclusivo. Ed è impensabile risorgere senza morire. Bersani è tra l’altro un’ottima vittima sacrificale. Sul FICARUMO (Fini Casini Rutelli Montezemolo) convergano invece gli enrichiletti, i fioroni e magari anche i franceschini. Rappresentano legittimamente interessi diversi.