Si assume le responsabilità per la sconfitta di Stefano Boeri, il candidato del Pd alle primarie di coalizione a Milano. Filippo Penati si è dimesso da segretario politico del Pd con una lettera inviata a Pier Luigi Bersani, il vicepresidente del Consiglio regionale lombardo si accolla le colpe: “Di fronte al risultato della consultazione di domenica scorsa e al dibattito che ne è seguito, credo sia necessaria una mia assunzione di responsabilità”.
“Caro Pier Luigi – scrive nella missiva Penati – Desidero innanzitutto ringraziarti per la fiducia che hai voluto concedermi chiamandomi a svolgere prima il ruolo di coordinatore nazionale della tua mozione nella fase congressuale e poi quello di responsabile della tua segreteria politica. Per me si è trattato di un’esperienza straordinaria e di un grande onore, del quale ti sono profondamente grato. Io ho condiviso e sostenuto la scelta compiuta dalla Direzione provinciale milanese di candidare Stefano Boeri alle primarie per le comunali di Milano”, aggiunge.
“Di fronte al risultato della consultazione di domenica scorsa e al dibattito che ne è seguito, credo sia necessaria una mia assunzione di responsabilità. Ora è necessario superare rapidamente la pur doverosa fase di chiarimento che ci vede ancora una volta ripiegati su noi stessi e accettare l’esito delle primarie, senza rinviare la campagna elettorale per Giuliano Pisapia che ci deve portare a sconfiggere le destre a Milano. Al giovane gruppo dirigente milanese e lombardo, a cui chiedo di riconfermare la fiducia, va riconosciuto il merito di aver tenacemente voluto le primarie e di aver offerto ai milanesi l’opportunità di una vera partecipazione. Sono state primarie non scontate, vero esempio di democrazia partecipata”.
“Il dato che più preoccupa – precisa – è la flessione del numero dei votanti, che mette in luce la necessita di una rimotivazione del nostro elettorato, che vive un momento di scoramento che è nostro dovere non sottovalutare. Proprio perché penso che la vittoria alle comunali di Milano sia più importante delle vicende personali, e per questo continuerò ad impegnarmi con convinzione per Milano, e perché credo che con Giuliano Pisapia si possa vincere, intendo rinunciare all’incarico di responsabile della segretaria politica che tu mi hai affidato. Ora quello che serve è chiudere in fretta il confronto nel nostro partito. Ora serve che il Pd sia in campo con Pisapia per battere la Moratti. Da parte mia continuerò a lavorare con la passione e l’impegno di sempre per la vittoria a Milano e per l’affermazione dell’alternativa nel Paese. A te il mio più sincero augurio di buon lavoro”, conclude.
Ma per Ignazio Marino “questo non è il momento delle dimissioni, che non hanno senso”. “Ora il punto non è discutere internamente su ciò che è stato fatto, – ha aggiunto – ma lavorare per arrivare al governo della città di Milano”.