Cattiverie
La Russa ai finiani: “Recuperiamo insieme i valori del passato”. Pestiamo Vendola
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- 17:42 - Treni: Bersani posta foto ritardi a Termini, 'Olimpiadi viaggiatore e Salvini inconsapevole'
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Nella totale inconsapevolezza del ministro dei Trasporti, in Italia si stanno svolgendo le Olimpiadi del Viaggiatore. Lo aspettiamo per le premiazioni". Lo scrive Pierluigi Bersani su twitter postando la foto del tabellone dei treni a stazione Termini tra ritardi fino a 100 minuti e tratte cancellate.
- 17:35 - Parigi 2024: Nadal ai giornalisti, 'quando smetterò ve lo farò sapere'
Parigi, 29 lug. (Adnkronos) - La carriera del tennis singolare olimpica di Rafael Nadal è finita dopo la sconfitta 6-1, 6-4 con il suo acerrimo rivale Novak Djokovic nel secondo turno di Parigi 2024 al Roland Garros. Lo spagnolo è ancora in corsa nel doppio insieme al connazionale ed erede Carlos Alcaraz, ma resta da vedere se lo vedremo di nuovo in un campo nel singolare. "Darò il massimo ogni giorno. Se deciderò di non voler più giocare, ve lo farò sapere", ha detto ai giornalisti.
Il 38enne mallorchino incline agli infortuni ha detto che questa è probabilmente la sua ultima stagione e che, essendo uscito al primo turno dall'Open di Francia a maggio, saltando Wimbledon e poi uscendo anche al torneo olimpico, potrebbe mettere in dubbio un tentativo per l'Us Open di settembre.
Djokovic è in testa con un record maschile di 24 titoli del Grande Slam, con Nadal secondo nella classifica di tutti i tempi con 22, ma i problemi di infortunio di quest'ultimo hanno fatto sì che non fosse piazzato nella classifica per i Giochi e si è scontrato subito con il serbo. "Penso che apprezzeremo molto questa partita", ha detto Djokovic. "Penso per la nostra rivalità e penso per lo sport in sé. È un peccato per lui che non fosse al meglio, ma ho fatto tutto il possibile per metterlo a disagio".
- 17:35 - **Iv: Paita, 'assemblea sede per confronto e eventuale convocazione congresso'**
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Massima disponibilità al confronto democratico. La lettera è un segno di ricchezza e vitalità del dibattito interno. L’assemblea sarà la sede per confrontare le idee ed eventualmente convocare il congresso". Così Raffaella Paita dopo la lettera di amministratori e dirigenti Iv che chiedono che si indica il congresso del partito entro il 2024.
- 17:32 - **Iv: lettera amministratori e dirigenti, si indica congresso entro 2024**
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Chiediamo all'Assemblea Nazionale di Italia Viva di indire entro l’anno 2024 un congresso aperto e democratico per decidere la linea politica del partito e per dare la possibilità a tutti gli iscritti di esprimersi. Chiediamo inoltre di lasciare aperto il tesseramento fino al 30 novembre per dare la possibilità a tutti gli iscritti di rinnovare la tessera e ai simpatizzanti ed elettori di iscriversi per partecipare al congresso". E' quanto si legge in una lettera ai vertici di Iv inviata da amministratori e dirigenti di Italia Viva in cui si chiede di indire il congresso del partito entro il 2024.
"Il congresso -si legge nella lettera- che si è tenuto a metà ottobre 2023 ha eletto Matteo Renzi a Presidente Nazionale su una piattaforma programmatica chiara che recitava così nell’introduzione: 'Oggi siamo - dal centro - l’unica alternativa credibile al Governo sovranista e all’opposizione populista'. Nel più recente passato, subito dopo le elezioni europee, il Presidente Renzi si è espresso in questi termini: Enews del 13 giugno: 'Un congresso libero, aperto, contendibile, dal basso' e ancora il 4 luglio 'Italia Viva dovrà scegliere se insistere su una strada di alternativa al bipolarismo, il Terzo polo, oppure stare in un accordo con il centrosinistra con una simil Margherita 2.0, che ovviamente dovrebbe chiamarsi in altro modo. Questa discussione, seria e molto bella, la faremo in modo pubblico, trasparente e democratico'. A tal proposito - pur senza nessuna sollecitazione in merito e nel pieno diritto del Presidente di esprimere ed assumere le posizioni che desidera - Matteo Renzi, presumibilmente al fine di lasciare la discussione più libera possibile, aveva pubblicamente garantito che non avrebbe espresso la sua opinione in merito per garantire la più ampia discussione interna tra le due posizioni".
"L’intervista del 19 luglio al Corriere della Sera ha invece rappresentato una discontinuità netta rispetto a quanto annunciato nelle settimane precedenti e alla piattaforma politica che lo ha eletto al recente congresso. Il Presidente di Italia Viva ha detto che sarà l’assemblea, e non il congresso a differenza di quanto annunciato, a decidere il cambio di linea politica dichiarando anche che sarà lui stesso a sottoporre la proposta di indirizzo politico per il futuro del partito, invece di porsi come garante del dibattito congressuale come da lui preventivato".
"Tutto questo, a prescindere da come la si pensi in merito alla nostra collocazione futura, riteniamo rappresenti sostanzialmente un venire meno a un principio fondamentale di democrazia interna di una comunità politica. Se il Presidente in carica ha ricevuto un mandato chiaro a sostegno della sua mozione congressuale e l’indirizzo politico previsto cambia radicalmente, il partito nel suo insieme non può che ridare la parola a tutti gli iscritti che in questi anni hanno dedicato tempo, investito soldi, energie e chiesto voti su una proposta politica chiara. Gli iscritti devono poter discutere e decidere sul futuro del partito".
- 17:29 - **Liguria: incontro Schlein-Orlando, su temi e nomi decide tavolo coalizione**
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Nessuna fuga in avanti", dicono dal Nazareno a proposito del lungo colloquio nel pomeriggio alla Camera tra la segretaria del Pd, Elly Schlein, e l'ex ministro Andrea Orlando, possibile nome per il centrosinistra per la regione Liguria. "Hanno fatto un punto sulle priorità per la Regione che è stata paralizzata negli ultimi mesi" per la vicenda Toti. Ma ogni valutazione su programma e nomi, in questo ordine, è demandata al tavolo della coalizione a cui si sta lavorando in Liguria. Un tavolo che si riunirà nei prossimi giorni e che si sta verificando se vedrà coinvolte le forze locali o anche i leader dei partiti. "Prima il programma, le priorità per la Liguria e solo dopo si arriverà al nome del candidato presidente", rimarcano dal Pd.
- 17:17 - Spininvest: annuncia nuovo cda dopo addio Spinelli
Milano, 29 lug. (Adnkronos) - Spininvest srl annuncia il rinnovo del suo consiglio di amministrazione. L'assemblea dei soci ha rispettivamente nominato David Ermini come nuovo presidente, Vittorio Gattone e Nicola Scodnik come Consiglieri. Le nomine fanno seguito alle dimissioni di Aldo e Roberto Spinelli dell’8 maggio scorso. "Sono onorato di assumere questo ruolo - dichiara l'avvocato David Ermini, neo presidente di Spininvest - è un gruppo in salute dalle grandi potenzialità di sviluppo. Sono fiducioso che, lavorando insieme ai membri del nuovo consiglio e ai manager del gruppo, potremo raggiungere nuovi traguardi e costruire un futuro prospero per tutti i nostri stakeholder esterni e interni".
- 17:14 - Specializzandi, Siaarti: "Per sistema formativo una riforma seria e concreta"
Roma, 29 lug. (Adnkronos Salute) - “Contrapporre ospedale e università, alimentando una contrapposizione ideologica tendente a stroncare la funzione per la quale dovrebbe esistere l’università e svilendo la funzione stessa dell’ospedale, è un errore madornale che vogliamo urlare a tutti. Un percorso formativo di qualità, per definizione, è sempre composto dalla giusta miscela di teoria/conoscenza e pratica/competenza. Altrimenti si arriva al disastro di oggi” per questo il sistema formativo ha bisogno di una riforma seria e concreta”. Così Antonello Giarratano, presidente Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), in una lettera aperta al direttore di Quotidiano Sanità, Luciano Fassari, esprime la sua posizione volta a superare la contrapposizione ideologica tra ospedalieri e universitari, nel dibattito aperto, negli ultimi giorni, sul parere del ministero dell’Università e la ricerca (Mur) che intende ripristinare l’esame per il passaggio d'anno dei medici specializzandi assunti con il cosiddetto ‘Decreto Calabria’, che è stato accolto dall’opposizione di alcune associazioni di categoria dei medici specializzandi e di alcuni assessori regionali del welfare.
La società scientifica Siaarti, nella lettera del presidente, oltre a ribadire che la sicurezza dei pazienti e la qualità della sanità devono essere al primo posto, evidenzia la necessità di una riforma urgente della formazione post laurea per gli specializzandi, nella quale non si possono prevedere contratti in ospedali periferici con una certificazione finale di competenze che, in quel contesto, non si potrebbero acquisire.
“Il nostro sistema formativo - spiega Giarratano - ha bisogno di una riforma seria e concreta, lontana da condizionamenti ideologici. Solo attraverso un’adeguata formazione possiamo garantire ai futuri medici la competenza necessaria per affrontare le sfide della sanità moderna. È essenziale - chiarisce - mantenere standard elevati per garantire che i medici siano adeguatamente preparati. Nella parcellizzazione formativa attuale, uno specializzando di secondo o terzo anno dovrebbe andare, con un contratto a tempo determinato che lo vincola - per restare alla mia specialità di anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore - in un ospedale anche periferico a formarsi dove non ‘vedrebbe’ mai un neonato, un paziente neurochirurgico, un paziente cardiochirurgico o una procedura di terapia del dolore avanzata o di area intensiva e tanto tanto altro”.
Sull’esame, che è “secondo un 44 quater scritto francamente in modo poco comprensibile”, il presidente Siaarti osserva che “consisterebbe in una certificazione delle procedure svolte che, in molti degli ospedali dove alcune regioni vorrebbero colmare i buchi, nessuno potrebbe certificare semplicemente perché non si fanno”. A questo, si aggiunge il fatto che “poi a fine anno con questa certificazione ‘farlocca’, un consiglio di docenti dovrebbe, facendo finta di non sapere che quelle attività non le ha svolte e senza alcuna valutazione anche degli studi e conoscenze acquisite, certificare che si è specialista? A fine anno faremo esami ai medici in formazione con 2 o 3 modalità diverse, per chi ha accettato di essere assunto e per chi invece è rimasto nel percorso ‘tradizionale’?”, domanda retoricamente Giarratano.
Il presidente Siaarti, evidenziando le numerose criticità del sistema attuale, propone però una soluzione. “Facciamo una riforma, facciamola seria abbandonando il sistema per decreti e per articoli, che porterà il caos a fine anno alla prossima tornata di esami o di diplomi e anche come società scientifiche, non solo come docenti che tanto fanno per la formazione. Abbiamo idee e contributi che possiamo portare ai tavoli del legislatore puntando al risultato che a tutti interessa: la qualità dei nostri futuri medici”, conclude Giarratano. L’alternativa a una riforma di tale tipo, secondo il presidente Siaarti, non potrebbe che essere la definitiva compromissione “della qualità della sanità italiana”, con esiti nefasti per i pazienti e per la loro sicurezza.
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