La procura svedese ha chiesto un mandato d’arresto per il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, per le accuse di stupro e molestie sessuali.

Un tribunale di Stoccolma esaminera’ la richiesta nel pomeriggio e, se la dovesse accogliere, emettera’ un mandato d’arresto internazionale. Il procuratore svedese Marianne Ny ha spiegato che vuole interrogare il fondatore australiano del sito che ha diffuso migliaia di documenti segreti, in particolare sulle operazioni militari Usa in Afghanistan e Usa. “Ho chiesto al tribunale di Stoccolma di arrestare Assange, sospettato di stupro, molestie sessuali e coercizione nei confronti di due donne nella scorsa estate”, si legge in una nota. “La ragione della mia richiesta e’ che voglio interrogarlo e fino ad oggi non ci siamo riusciti”, ha aggiunto. Le accuse nei confronti di Assange si riferiscono a un caso dell’agosto scorso per un presunto stupro che sarebbe avvenuto a Enkoping, oltre a tre casi di molestie a Stoccolma e a uno di “coercizione illegale”. Il 39enne australiano ha ammesso tramite il suo avvocato di aver conosciuto a una conferenza stampa le due donne di 25 e 25 anni che lo accusano, ma ha negato di aver avuto con loro “sesso non consensuale”.

Un mandato di arresto nei confronti di Assange era gia’ stato emesso il 20 agosto ma era stato subito ritirato.  Il primo settembre il procuratore capo svedese aveva annunciato di voler riaprire l’indagine preliminare per stupro a carico di Assange dopo un’ulteriore revisione del caso, ma non aveva richiesto provvedimenti restrittivi nei suoi confronti. Il mese scorso la procura aveva chiuso l’inchiesta per stupro, lasciando invece aperta quella per le molestie. Assange si e’ sempre detto innocente e ha affermato di esser stato avvertito dall’intelligence australiana della possibilita’ di false acuse per gettare discredito sul sito. A ottobre WikiLeaks ha pubblicato piu’ 400mila documenti segreti del Pentagono sull’Iraq e altri 70.000 sull’Afghanistan, in quella che le autorita’ Usa hanno definito una delle maggiori violazioni di sicurezza di tutti i tempi. Prima delle accuse, Assange aveva chiesto un permesso di lavoro e residenza in Svezia, dove si trovano i server di WikiLeaks, ma la sua richiesta e’ stata respinta il 18 ottobre.

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