I magistrati hanno vagliato l'ipotesi di accelerare i tempi per i processi delle persone arrestate a luglio oppure di proseguire con le indagini
I magistrati calabresi e quelli milanesi a confronto a Milano sulla ‘ndrangheta. Negli uffici della procura si è tenuto un vertice tra il procuratore aggiunto Ilda Boccassini e il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone. L’incontro, al quale hanno partecipato anche il procuratore aggiunto dalla Dda reggina Michele Prestipino e il pm milanese Alessandra Dolci, riguarda l’inchiesta coordinata dalla Dda lombarda e calabrese che ha portato con la maxi operazione “Infinito” dello scorso luglio, quella che ha decapitato i vertici della ‘ndrangheta in tutta Italia e in particolare in Lombardia.
A quanto si è appreso, la Procura di Milano ha intenzione di chiedere il processo con rito immediato di circa 180 persone, non solo boss e affiliati delle cosche locali che volevano mettere le mani anche sull’Expo, ma anche imprenditori e personaggi legati al mondo della politica. Invece, sullo stretto inquirenti e investigatori stanno ancora lavorando per annientare il potere economico delle cosche al sud. Oggi, grazie ai risultati dell’indagine “Crimine”, è stato sequestrato il tesoro della cosca Commisso di Siderno, beni per circa 200 milioni di euro, ma non è finita. Si presume che il vertice sia stato fatto in vista di due prossime operazioni a Reggio Calabria.