Certamente è un personaggio non comune, a suo modo eccezionale che soltanto apparentemente trova riscontro nel carattere degli italiani che sono sì sbruffoni, di buon cuore, sempre pronti a violare le regole, a non prendere sul serio la realtà alle cui difficoltà oppongono scelte di furbizia ma tutto questo mentre in noi italiani é solidamente legato alla nostra storia, di cui condividiamo derive e riaggiustamenti, in Berlusconi l’identica pratica di vita,questo stesso irresponsabile complesso di comportamenti cui anche noi cediamo non è riferibile a una cultura, a una antropologia (che sempre trova le sue necessarie compensazioni) ma trova applicazione alla lettera, é di orgine assolutamente naturale e contiene l’efferatezza e quel che di assoluto che é proprio della natura. Quando vediamo la cagna che ha appena partorito uccidere il neonato fuori numero (non può allattarli tutti) non resistiamo al dispiacere ma non ci meravigliamo. Ci diciamo é la natura e se siamo pedanti aggiungiamo e per fortuna che poi é arrivata la cultura.
Ecco per Berlusconi la cultura non é mai arrivata, in lui vizi e eventuali virtù rifiutano ogni mediazione che non sia di pura convenienza più che egoistica brutalmente naturale. Per evitare che un fiume, per eccesso di piogge, esondi non vi è altra possibilità che ricoprirlo (per interramento) come é avvenuto per i canali di Bologna. E le zanzare sono sparite.