I carabinieri ieri hanno arrestato Domenico Giorgi, accusato dell'omicidio di Salvatore Favasuli. E' stato preso in provincia di Torino, dove c'è una importante comunità calabrese. A oggi non ci sono altri indagati
Da San Luca al Piemonte, per sfuggire a una probabile vendetta. Domenico Giorgi è stato arrestato ieri notte a Rivalta, piccolo comune alle porte di Torino. Il suo nome è legato alle famiglie dei Giorgi, agli Strangio di San Luca (da parte di madre) e ai Cordì di Locri (sua sorella ha sposato il capo dell’omonima cosca). Secondo gli inquirenti è responsabile dell’omicidio di Salvatore Favasuli, di Africo nuovo, esponente della famiglia Pelle-Vottari. A Domenico Giorgi si è arrivati anche grazie alla collaborazione di Rocco Varacalli, superpentito di ‘ndrangheta in Piemonte, le cui dichiarazioni stanno consentendo agli inquirenti di far luce sulla ramificata presenza delle ‘ndrine sotto la Mole.
Il corpo di Favasuli fu rinvenuto il 6 gennaio del 2005 nelle campagne di Casignana (Rc), a 50 metri dalla sua auto ancora accesa. Fu quell’omicidio a innescare la miccia che fece riesplodere la guerra tra le famiglie Pelle-Vottari e Stangio-Jancu, culminata con la strage di Duisburg dell’agosto del 2007. Un omicidio che gli inquirenti definiscono passionale. Domenico Giorgi avrebbe ucciso Favasuli, allora ventunenne, perché intratteneva una relazione con la sua fidanzata, Iolanda Giorgi. Una faccenda d’onore che farà saltare la precaria tregua tra le famiglie di San Luca. La risposta infatti non si farà attendere. Il primo a essere ucciso sarà il fratello di Domenico, Antonio Giorgi, nell’ottobre del 2005. Poi, il 31 luglio 2006, Francesco Pelle scamperà a un tentato omicidio che lo lascerà per sempre paralizzato. Fino alla strage del Natale del 2006. E ancora Duisburg.
Ma che ci faceva Giorgi a Rivalta, tra le brume dell’hinterland torinese? “C’è una grossa comunità san lucota – spiegano gli inquirenti – e lui era ospite da alcuni parenti”. Nessuno di loro al momento è indagato, ma le indagini proseguono. Lo hanno arrestato mentre si attardava con conoscenti davanti a un bar del centro commerciale Piramid. Aveva in tasca denaro contante per duemila euro. Segno che le attività illecite non si erano interrotte.
Elena Ciccarello