L’Irlanda riceverà gli aiuti degli Stati europei. Lo hanno deciso i ministri delle Finanze, riuniti stasera in conference call dopo l’accelerata richiesta del governo irlandese, che consentiranno così a Dublino di beneficiare del piano di sostegno. I ministri si sono messi d’accordo per avviare anche per l’Irlanda, come già fatto per la Grecia, il meccanismo messo in piedi nella primavera scorsa. Nessuna decisione tuttavia, secondo quanto si è appreso, è stata presa quanto all’entità dell’aiuto. I dettagli dovranno essere discussi in seguito con il governo irlandese. Anche se l’aiuto che potrà essere attribuito all’Irlanda attraverso il meccanismo europeo sarà di un volume totale “inferiore ai 100 miliardi di euro”, ha riferito il ministro delle finanze del Belgio, Didier Reynedrs. Anche Paesi che non sono membri della zona dell’euro, ossia la Gran Bretagna e la Svezia, parteciperanno all’operazione.
Nel pomeriggio il governo irlandese, dopo aver abbandonato gli ultimi indugi, aveva chiesto l’intervento dei Paesi dell’Euro. Durante una riunione straordinaria dell’esecutivo è stato definito un piano quadriennale per la riduzione del deficit, ha riferito il ministro delle Finanze Brian Lenihan, spiegando che gli aiuti ammonterebbero ad alcune decine di miliardi di euro e riguarderebbero soprattutto il sistema bancario. I 2/3 della manovra sarebbero rappresentati da tagli, anche al Welfare (il 5% il primo anno, fino all’11% del 2014) e dalla riduzione di 20.000 unità il numero dei dipendenti pubblici, con un piano di esodi volontari. La rimanente quota invece arriverebbe da aumenti fiscali.