Si scioglie la giunta comunale di Desio. Diciasette consiglieri comunali su trenta questa mattina hanno consegnato le proprie dimissioni al segretario. L’amministrazione comunale di Desio, guidata da Giampiero Mariani (Pdl) cade oggi in seguito al coinvolgimento di alcuni esponenti politici, tra cui il presidente del consiglio comunale Nicola Mazzacuva, il consigliere Natale Marrone e l’ex assessore provinciale Rosario Perri (tutti del Pdl) nell’inchiesta sulle infiltrazioni della ’ndrangheta.
Insieme all’opposizione hanno firmato anche i consiglieri della Lega Nord, fino a ieri in maggioranza. “A luglio avevamo chiesto l’intervento del ministro dell’Interno Roberto Maroni, ma qualche esponente leghista ci ha detto che esageravamo: oggi dovrà ricredersi – ha dichiarato il consigliere regionale del Pd Giuseppe Civati -. C’è bisogno di persone nelle amministrazioni capaci di fare muro contro le infiltrazioni della criminalità nelle pubbliche amministrazioni e nell’economia. Criminalità che si infila negli appalti e che lucra sulle aggressioni al territorio. Oggi è un bel giorno per Desio, la Brianza e il Nord”
Quello accaduto oggi rappresenta un dato storico. Perché se la presenza della ‘ndrangheta in Lombardia è nota, non era mai successo che un comune lombardo cadesse sui sospetti di commistioni tra la politica e la criminalità organizzata. A far crollare tutto il maxi blitz del luglio scorso assieme alle centinaia di carte giudiziarie che tratteggiano la pubblica amministrazione locale da anni asservita ai voleri della cosca Moscato-Iamonte. Sotto la lente degli investigatori ci finisce anche l’ex assessore regionale Masismo Ponzoni, oggi indagato per il crack di una società immobiliare dove era socio assieme a Rosanna Gariboldi (condannata per riciclaggio) , moglie del deputato Pdl Giancarlo Abelli. Le informative della polizia giudiziaria attestano rapporti tra Ponzoni e Rosario Perri, e tra Perri e Natale Moscato, imprenditore di Melito Porto salvo imparentato con il superboss Natale Iamonte.