Tensione altissima tra le due Coree dopo che Seul ha avviato esercitazioni congiunte con l’esercito americano. Per tutta risposta Pyongyang ha piazzato i missili sulle rampe di lancio lungo le coste del Mar Giallo. E avverte: “Risponderemo colpo su colpo a tutte le violazioni territoriali”. Il ministero della difesa sudcoreano ha invitato i giornalisti che si trovano sull’ isola di Yeonpeyong ad abbandonarla perchè la situazione “è brutta”. Fonti militari hanno affermato oggi di aver udito dei colpi di cannone provenire da oltre la frontiera della Corea del Nord, che è visibile dall’isola. Yeonpyeong è stata investita martedì scorso dai colpi dell’ artiglieria nordcoreana, che hanno causato la morte di quattro persone. In precedenza, Seul aveva avvertito che l’esercito nordcoreano ha schierato missili terra-terra e terra-aria nei pressi della frontiera. Dopo il bombardamento quasi tutti i 1700 residenti dell’isola sono stati evacuati e solo una ventina sono rimasti. Un ordine di recarsi nei rifugi è stato prima lanciato, poi revocato oggi dal comando sudcoreano. Intanto dopo i richiami da parte di Seul che aveva chiesto “più equilibrio” al governo cinese, anche Pechino fa sapere di sostenere il Sud, dicendosi d’accordo nel definire la situazione “preoccupante”.
Al centro del dibattito internazionale, le esercitazioni nucleari. L’incontro di emergenza a Pechino proposto dal governo cinese per gli inizi di dicembre, “non significa ripresa dei colloqui a sei” sulla denuclearizzazione della penisola coreana. Lo ha detto a Pechino in conferenza stampa l’inviato speciale del governo cinese per la penisola coreana, Wu Dawei. “La proposta di Pechino – ha detto Wu – formulata dopo attenti studi, intende riunire i capi delle delegazioni del gruppo dei sei paesi, per scambiarci vedute sulle questioni che oggi danno più preoccupazione”.