Un nuovo crollo nell’area archeologica di Pompei. Dopo la domus dei gladiatori dello scorso 6 novembre, un altro pezzo della storia italiana va in macerie. Si tratta di un muro interno al giardino della casa del moralista, vicino all’altro monumento che si è sbriciolato circa un mese fa. Al momento è in corso un sopralluogo dei tecnici della sovrintendenza per appurare l’entità del danno. Il cedimento si è verificato nel corso della notte ed è stato scoperto questa mattina da un custode del sito archeologico che ha contattato telefonicamente il coordinatore della vigilanza Egidio Iovane.
Ma il ministro Sandro Bondi invita a non fare facili e inutili allarmismi. “Occorre circostanziare con prudenza l’accaduto – sottolinea il ministro – ed evitare ogni inutile allarmismo. La situazione a Pompei è continuamente monitorata dai tecnici della Soprintendenza, con i quali sono in costante contatto avendo ricevuto ogni rassicurazione su quanto avvenuto: il cedimento non ha riguardato nè coinvolto alcun manufatto di rilievo o di pregio storico, artistico o archeologico”.
Sui muri che circondano il giardino della domus del Moralista, a Pompei, il proprietario aveva fatto scrivere delle frasi “moralizzatrici” rivolte a quanti si recavano a trovarlo. Si deve ora accertare se il crollo del muro, avvenuto oggi nel giardino della domus del Moralista possa aver danneggiato anche gli stucchi su cui erano state riportate le sue asserzioni, di notevole valore storico e archeologico. Al sopralluogo stanno prendendo parte archeologi e tecnici, con il direttore degli scavi Antonio Varone.
Secondo Luisa Bossa, parlamentare del Pd, “sono caduti sette metri di muro, per fortuna di non grandissimo valore. Ma è l’ennesima dimostrazione di quali siano le reali condizioni di quella che Š una delle aree archeologiche pi— importanti al mondo”. Mentre la Uil Beni culturali “un custode, Giuseppe Longobardi, ha segnalato telefonicamente al coordinatore della vigilanza Egidio Iovane di aver rilevato il crollo di un muro di contenimento antico della Casa del Moralista”. E il sindacato aggiunge che «in queste ore i carabinieri hanno sequestrato il registro dove vengono riportate le segnalazioni fatte dai custodi”. Questo ennesimo episodio, conclude il sindacato, “dimostra come Pompei sia ormai un’emergenza che ha bisogno di avere subito un Soprintendente a tempo pieno e che si avviino i lavori di messa in sicurezza che avrebbe dovuto fare il Commissario. Rimane l’unica domanda a cui ancora nessuno dà una risposta: di chi è la responsabilità e chi paga?”.