Sono crollati altri due muri all’interno dell’area archeologica di Pompei. La notizia è stata confermata dal sindaco della città, Claudio d’Alessio. Secondo le prime informazioni si tratta di due pareti senza affreschi. Ieri c’era stato il crollo di un muretto grezzo di sei-sette metri nel giardino della Casa del Moralista mentre il 6 novembre scorso ci fu il cedimento della Schola Armaturarum.
“La zona è stata immediatamente transennata e si stanno già mettendo in atto i primi interventi”. A comunicarlo in una nota è la soprintendenza per i beni archeologici di Napoli e Pompei. “Contestualmente – si legge – è stato rilevato anche il cedimento della parte superiore della parete d’accesso di un piccolo ambiente laterale di servizio della casa detta del lupanare piccolo, chiusa al pubblico. Anche in questo caso si sono immediatamente posti in opera gli interventi del caso. Le cadute di tali parti murarie vanno verosimilmente riportate alla perdita di coesione della malta antica che le legava a seguito delle martellanti piogge di questi giorni”.
La soprintendente, Jeannette Papadopoulos, minimizza: “Si tratta di episodi possibili nel corso della vita di uno vasto sito archeologico di 2000 anni, soprattutto in condizioni climatiche come quelle di questi giorni e che non devono generare alcun allarmismo né generare casi sensazionalistici”.