Comincia alle 12 e dura meno di mezzora la conferenza stampa congiunta del presidente della Federazione russa Dmitri Medvedev e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La conferenza è stata divisa in due parti, la prima dedicata alle intese siglate nel corso del VII vertice italo russo appena terminato, la seconda riservata alle questioni di attualità. Gli accordi firmati “dimostrano che quest’anno abbiamo lavorato in uno spirito semplice, aperto e concreto”, ha detto il presidente russo, Dmitri Medvedev, aprendo la conferenza stampa.
”Alla Russia do atto del grande sforzo compiuto per andare al di là di alcune incomprensioni che si erano create con la Nato e gli Usa – ha ribattuto Silvio Berlusconi ricordando “il grande passo in avanti” compiuto al vertice di Lisbona. Il presidente del Consiglio ha sottolineato anche il ruolo dell’Italia nella vittoria della Russia scelta come sede dei mondiali di calcio 2018: “Una piccola parte del merito spetta anche a noi, noi abbiamo lavorato con la Russia anche cercando di convincere i nostri amici” per l’assegnazione dei mondiali alla Russia.
Nella seconda parte della conferenza stampa Silvio Berlusconi ha risposto a domande sia di giornalisti russi sia di cronisti italiani. Affrontando il tema caldo di questi giorni, l’affaire WikiLeaks, Berlusconi ha affermato: “Con la Russia ho sempre lavorato per l’interesse del mio Paese, mai per un interesse personale”. Per il presidente russo Medvedev le rivelazioni di Assange dimostrerebbero “il cinismo dell’America”: “Noi non siamo paranoici, non leghiamo i rapporti con l’Italia a informazioni indiscrete che sono molto simboliche: dimostrano il cinismo che prevale nelle valutazioni della politica estera degli Stati Uniti”. Gli Usa ”hanno diritto di fare queste considerazioni, ma quando vengono rese pubbliche possono danneggiare e produrre effetti negativi nella politica estera”, ha dichiarato Medvedev sottolineando tuttavia di non aver trovato, nei cable americani rivelati dal sito di Assange, giudizi “così severi” nei confronti dei vertici russi.
“Credo – avverte Berlusconi riguardo a WikiLeaks – che si tratti di un grave infortunio occorso. Molto è dovuto al fatto che i funzionari che operano localmente vogliono far vedere di essere informati e di avere rapporti ai più alti livelli e molto spesso prendono le notizie semplicemente dalla stampa e le trasformano in note riservate”. “Quindi – spiega il Cavaliere – credo che questo debba essere chiaro a tutti, che non si debbano dare soverchia importanza a certi giudizi che sono certamente fastidiosi perchè poi innescano commenti della stampa, ma che alla fine, mi auguro, non possono portare a cambiamenti tra i paesi interessati”. “Riguardo poi i rapporti tra Italia e Russia -assicura il premier – posso solo dare una garanzia assoluta: tutti abbiamo lavorato soltanto nell’interesse dei rispettivi paesi”.