Cari amici, per l’anno nuovo che arriverà fra una ventina di giorni vorrei essere tra i primi ad augurarvi ogni bene: che la forza sia con voi, che il cielo non vi caschi sopra la testa e che l’avventura della vita vi porti in viaggio con Corto. Siate onesti come i fagioli e carne secca di Tex Willer, capaci di farvi panini notturni come Paperino, saggi come Lucy e tutti i suoi amici di Linus. Mi auguro anche che possiate immaginarvi palle d’acqua e correre con la vostra fantasia su una Jaguar nera. Vi giuro che Parigi è una bellissima città ma per il tea al gelsomino è meglio Pechino. Si sa che NY è calda d’estate e fredda d’Inverno. Nuova Delhi è piena di gente con un tasso di gentilezza in crescita esponenziale come la loro ricchezza. Ogni tanto mangiate veghiano, ogni tanto come vi pare, ogni tanto, mi raccomando, non mangiate. Vi ricordo sempre che quando ci si alza dalla tavola è buona cosa ringraziare chi ha cucinato, sia nonna, zia, mamma, sorella, fidanzata o moglie. Se uomo ve l’avrà fatto talmente pesare che ci avrete già pensato da soli.
Questo augurio di buon Natale e di buon anno viene fuori da quando, in famiglia, abbiamo a che fare con gente che ha avuto a che fare con Roger Rabbit, la Sirenetta e il Re Leone, che ormai, come forse qualcuno può immaginare, sapendo che mi sono innamorato di una Quadrupla Fool, sono la nostra Bibbia. Nella speranza e nell’augurio che la politica si rinnovi, sto anche sponsorizzando come prossimo sindaco della mia città, Firenze, una bambina di cinque anni che quando ne avrà otto sfiderà Matteo Renzi, liberando così il Comune da qualsiasi presunzione neo-adulta, ricordandosi, per naturale e saggia capacità di meraviglia dei bambini, che ad esempio quando ci si alza, si ringraziano anche gli attori, i cantanti, i musicisti, i registi, i tecnici della luce, i tecnici del suono, chi ha scritto i testi, chi li ha tradotti. Chi, insomma, della cultura fa bellissimo e utilissimo per tutti noi Mestiere. Compresa, mi raccomando la cassiera, la maschera, il trasportatore pronto a portare il Circo dello spettacolo in giro per il mondo a qualsiasi ora del giorno e della notte. E quando la giovanissima Sofia sarà sindaco a tutti quelli dai diciotto alla mia età verrà in mente fischiettando il: “E si farà l’amore ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi ma soltanto a una certa età, e senza grandi disturbi qualcuno sparirà, saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni età”.
Io per l’intanto e nel mentre approfittando del Paradosso del Passato me ne sono già andato in vacanza mentre comunque sono ancora qua. E questo mi ha permesso di scrivervi mentre sono già là, da dove vi saluto con un “Nano nano” da Ork, dove Mork ha aperto un ristorante Tosco-cinese-pugliese, saltando il nostro aglio rosa nel nostro olio e risaltandovi dentro funghi cinesi frantumati e insaporiti ulteriormente con quattro cucchiai di buona salsa di soia, anacardi, le mandorle ermelline di albicocca, un non-niente di uvetta passa, germogli di bambù, risaltati tutti con delle bavettine pugliesi assolutamente al dente, il tutto risaltato ulteriormente con dei gambi di carciofi ben puliti e precedentemente sbollentati. Piatto buonissimo caldo ma che nel freddarsi nel suo wok di portata, per le tante chiacchere fatte per il tanto tempo che non ci vedevamo, è nel mentre assolutamente migliorato. Ora in questo spazio temporale che, se pur diverso, condividiamo, anche Mork batte i piedi e srotola la sua lingua per, traducendo, abbracciarvi e baciarvi e augurarvi infinita stellare felicità.