Più che una compagine governativa, questa banda sembra uscita fuori da un cinepanettone natalizio: Berlusconi, Bondi, Carfagna, Gelmini, Brunetta, Meloni, Bossi, Tremonti, Calderoli. Altro che Boldi e De Sica. Ma magari fosse così. Purtroppo sono loro che stanno affondando la nostra bella Italia e noi non possiamo permetterlo.
Per questo, noi del Popolo Viola abbiamo lanciato la nostra mobilitazione per il 14 dicembre, il giorno del voto di sfiducia, a Roma ma non solo. Una mobilitazione virale e diffusa su tutto il territorio nazionale. Collegando tutti coloro che in questi mesi si sono opposti a questo governo. Popolo Viola insieme a studenti e operai, precari e insegnanti, giornalisti ed esponenti della cultura e della società civile.
Insieme per chiedere a gran voce di terminare l’agonia di questo governo e compattare tutte le forze sane della nazione in un Fronte di Liberazione per far uscire l’Italia dal pantano berlusconiano nel quale è caduta. Un pantano che non risolve nessuno dei grandi problemi del nostro Paese, considerato che Montecitorio è ormai chiuso da quindici giorni e i lavori rimarranno fermi fino a quel fatidico giorno: il 14 dicembre. Il B-day, il giorno in cui si capirà chi, in Parlamento, è uno strumento manipolato da Berlusconi o agisce con la propria coscienza.
L’appuntamento quindi è a Roma alle 9.30 a Piazza Repubblica e Piazza Aldo Moro per i cortei degli studenti, e alle 15.30 davanti a Montecitorio per presidiare il voto di sfiducia e far sentire il nostro fiato sui parlamentari che – bene o male – ci rappresentano. Dovrà essere una mobilitazione pacifica e nonviolenta, con la speranza che Maroni non voglia, ancora una volta, mostrare la codardia di un governo sempre meno amato dagli italiani, blindando il centro in puro stile Cile anni ’70.