Il 5 dicembre scorso il Cavaliere irrompe in collegamento telefonico nella manifestazione organizzata a Roma dalla destra del Pdl con lo slogan “Sempre per sempre dalla stessa parte, Berlusconi o elezioni”. Nell’occasione accusa Fini e Casini di essere maneggioni della politica e afferma: “Sono stato la star degli ultimi due summit internazionali, tutti i leader mondiali sono venuti a farsi le foto con me”. In passato aveva già affermato di essere una star a Strasburgo nell’ottobre del 2003 quando, per la precisione, lo disse in francese: “Je vois que je suis la star!”

Je vois que je suis la star!

“Degli ultimi due summit fui la star,
da me correvan tutti i capoccioni
per farsi col tycoon fotografar,
non certo dai due vecchi maneggioni!”

Con la star ci risiamo, Cavaliere,
è una storia che abbiamo già sentita
orsono sette anni e con piacere
in archivio l’abbiamo reperita:

A Strasburgo, in conferenza,
tutti fan con insistenza
le domande al Cavaliere:
tutto vogliono sapere.

Rispondendo a un inviato,
Berlusconi, lusingato,
fece tutti sghignazzar:
“Je vois que je suis la star!”

Se doman, per lo sfacelo,
alzeremo gli occhi al cielo
invocando il Padreterno
contro Silvio e il suo governo,

non vedrem lassù il Signore,
troveremo con orrore
nuovamente il Capellone
con la sua costellazione.

Guardando in questi giorni lo stellato
la stella pare invero sia cadente.
Poiché nel cosmo il tempo è misurato
in anni luce, quello che la gente

oggi vede da tempo è già successo,
è una cosa da tutti risaputa.
La stella che vediam cadente adesso
da tempo ormai nel cosmo è già caduta.

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