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No alla mediazione. E’ il momento del coraggio

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Considero inaudito l’ulteriore tentativo di mediazione imposto da Berlusconi ed accolto, altrettanto inauditamente, da Moffa e da qualche altro collega di Fli. Quale il motivo di dover proporre una mediazione con un uomo, Berlusconi, che ha contribuito a delegittimare l’immagine dell’Italia e ad incancrenire la politica italiana? Come può Moffa, parlamentare stimatissimo da tutti, pensare che dopo aver sottoscritto una mozione di sfiducia ed essere stati coperti di insulti, sollecitati dai giornali di famiglia, si potrebbe ancora dare fiducia a chi, ancora oggi, ha offeso l’avversario politico, ritenendo di essere l’unico uomo in grado di reggere le sorti dell’Italia?

Come non constatare che l’Italia è ferma, la disoccupazione cresce, le Aziende spostano i propri interessi all’estero, l’emergenza invade ogni settore, impera la corruzione, è abbattuta ogni forma di meritocrazia, l’illegalità è imperante, il divario tra Nord e Sud è in aumento, vige l’ingiustizia sociale.

Siamo stati fin troppo leali ed oggi l’unico modo per espiare le nostre colpe è proprio quello di sostituire l’attuale Presidente del Consiglio il quale si è macchiato di tradimento nei confronti degli Italiani, preferendo persino Putin e Gheddafi. Chi ama davvero l’Italia non può svendere la propria dignità per rincorrere i desideri di un uomo che, comunque, fiducia o sfiducia che verrà, ha finito la propria era!

Sono questi i momenti del coraggio, che può avere chi non fa politica per proprio tornaconto e chi intende riappropriarsi dell’orgoglio di potersi sentire Italiano!

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