Silvio Berlusconi ha cercato di mantenere la calma, ma nella controreplica al Senato, perde le staffe. Prima accusa il centrosinistra di allearsi secondo le convenienze del momento: “Voi stavate con l’Unione sovietica quando non dovevate starci e ora che dovreste avere a cuore la federazione russa siete contro…”. Rispondendo all’intervento di Luigi Zanda del Pd con riferimenti alle rivelazioni di Wikileaks, il premier ha detto che “con la Russia c’è un rapporto stretto di amicizia personale con Vladimir Putin e Dimitri Medvedev, che stanno cercando di traghettare il loro Paese dal regime alla democrazia. Io da imprenditore prestato alla politica faccio gli interessi delle aziende italiane e ho portato a casa contratti vantaggiosi per Eni, Enel e Finmeccanica“. Il premier ha negato di essersi speso per un proprio tornaconto e ha giurato, come già aveva fatto in occasione del vertice di Sochi in Russia, sulla sua stessa famiglia: “Nella mia vita – ha detto il Cavaliere – ho conseguito una fortuna personale, garantisco sui miei figli e sui miei sei nipoti che nessun dollaro è entrato nelle mie tasche grazie a questa diplomazia commerciale”.
La colpa della mancata crescita italiana rispetto ad altri Paesi europei è dovuta – ha detto Berlusconi nella sua replica al Senato – al debito pubblico accumulato nel periodo 1980-1992″ quando il Partito comunista condivideva il 90% delle decisioni del governo, alla “sinistra ecologista che ha stoppato il nucleare” malgrado fosse stato “un certo Enrico Fermi” a scoprire le potenzialità dell’energia nucleare. Il premier ha anche citato i ritardi di una Pubblica amministrazione “pletorica e inefficiente”, che esercita un’”oppressione burocratica” sulla società e l’economia, che si aggiunge ai problemi del sistema giudiziario.
Un intervento a braccio e molto più accalorato risptto a quello della mattinata. Dopo la politica estera, il premier ha rivendicato i successi nelle emergenze, dall’Aquila ai rifiuti di Napoli. Quanto il governo ha fatto per l’emergenza del terremoto “è stato fatto tutto in modo superlativo. Il fango che si è voluto gettare addosso alla Protezione Civile” che invece, ha detto, ha lavorato “in modo esemplare e con onestà”.
Infine Berlusconi non ha rinunciato a lanciare un appello ai senatori finiani in vista del voto di fiducia: “Mi rivolgo agli amici del Fli. Spero che la notte porti loro consiglio”.