La zona rossa nel centro di RomaLa pagina Facebook de Il Popolo Viola, grazie alle numerosissime sollecitazioni arrivate all’account di servizio di Facebook, è stata riaperta dopo cinque ore. Ringraziamo tutti coloro che si sono spesi con mail, post e telefonate a Dublino direttamente alla sede di Facebook Europa. E’ un buon segno che – se la mobilitazione è condivisa – porta i suoi buoni frutti.

Riprendiamo allora il filo del nostro discorso sulle mobilitazioni in occasione del voto di sfiducia.

Come temevamo,  il governo ha deciso di blindare il centro di Roma – come mai era accaduto prima – per “preservare i luoghi delle istituzioni”. Così dice il Questore nella prescrizione che ci ha inviato.

Non hanno accettato neanche la nostra proposta alternativa di Piazza SS. Apostoli anziché Montecitorio, proponendoci Piazza San Marco (di fronte all’altare della Patria a Piazza Venezia) per tenerci lontani dalla zona rossa.

Bene, la proposta che facciamo allora è la seguente: dopo il corteo che parte alle 9.30 da Piazza della Repubblica, ritrovo alle 12.30 a Piazza San Marco e poi una lunga catena umana che circondi tutta la loro zona rossa. Perché le istituzioni le preservano meglio i cittadini, dagli attacchi furibondi che questo governo lancia giorno dopo giorno, facendole sgretolare.

Noi non ci meritiamo questo presidente del Consiglio che ha utilizzato le istituzioni per i suoi fini personali e che sta prolungando l’agonia del suo governo solo per non tornare a farsi giudicare per i reati commessi.

Per questo avvolgeremo le nostre istituzioni, da lontano, rispettando le disposizioni di chi teme le critiche e la libera espressione del pensiero, con una azione assolutamente non violenta e pacifica. Un abbraccio che percorra tutto il perimetro della zona rossa: rossa dalla vergogna e dalla rabbia di non poter controllare la verità dei cittadini che sanno di poter contribuire alla caduta del regime berlusconiano.

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