Secondo Bankitalia il disavanzo dello Stato ha toccato 1.867 miliardi di euro, con un incremento del 5,9% dall'inizio dell'anno. Flessione dell'1,8% per le entrate fiscali
Nuovo record per il debito pubblico italiano, che nel mese di ottobre ha raggiunto i 1.867 miliardi di euro, contro gli 1.844 miliardi del mese di settembre. Il dato è stato reso noto da Bankitalia. Rispetto all’ottobre 2009, si legge nel Bollettino di finanza pubblica, quando il debito delle amministrazioni pubbliche era a 1.804, il debito è aumentato di circa 63 miliardi. L’aumento è ancora più alto se si calcola l’incremento dall’inizio dell’anno: rispetto ai 1.763 miliardi di fine dicembre la crescità è stata di 104 miliardi, con un incremento del 5,9%.
Bankitalia segnala che il debito delle amministrazioni locali a ottobre 2010 ha raggiunto quota 111.365 milioni di euro, in calo di 1.035 milioni rispetto ad agosto. Il debito degli enti locali è ascrivibile per 41.239 milioni alle Regioni, per 9.137 milioni alle Province e a 49.338 ai Comuni. A settembre, si legge nel documento, le amministrazioni locali del Nord Ovest segnalano un debito di 30.646 milioni (in aumento sui 30.642 di settembre), il Nord est a 16.583 milioni (in aumento sui 16.531 di settembre), il Centro a 30.386 milioni (in calo sui 30.391 di settembre), il Sud a 24.989 milioni (in calo sui 25.594 di settembre) e le Isole a 8.760 milioni (in ribasso rispetto ai 9.241 milioni di settembre).
Sul fronte fiscale, la Banca d’Italia registra entrate tributarie in calo: nei primi dieci mesi del 2010 si sono attestate a 294 miliardi di euro, riducendosi dell’1,8% (-5,2 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il confronto a distanza di un anno è influenzato dal fatto che nel 2010 si è notevolmente ridotto il gettito delle imposte sostitutive introdotte con il decreto anticrisi del novembre del 2008, che nel 2009 aveva in larga misura natura una tantum.