Più che un simbolo, una filosofia di vita. Il Movimento di Responsabilità Nazionale, nato pochi giorni fa da uno strappo con l’Italia dei Valori, si è presentato con un marchio inequivocabile. Graficamente, è una versione tricolore del simbolo del taoismo, lo Yin e lo Yang. Praticamente, se non ci fosse scritto il nome del Movimento, potrebbe diventare benissimo il simbolo delle comunità cinesi in Italia, o degli italiani in Cina. Invece è la sintesi dinamica delle tre correnti di pensiero cui fanno riferimento i fondatori (pensate, è il primo gruppo politico che appena nato ha già tre correnti, tante quanti sono gli iscritti): verde di speranza per la nuova vita Domenico Scilipoti (ex Idv), rosso per l’imbarazzo Massimo Calearo (proveniente dal Pd), e in mezzo una spruzzatina di bianco che non guasta mai con Bruno Cesario (ex Margherita, ex Pd, ex Api).
Secondo la leggenda, il simbolo dello Yin e dello Yang fu inventato nell’antica Cina da un eremita che un giorno si fermò a osservare due girini, uno bianco e uno nero, mentre si rincorrevano in tondo in una pozza d’acqua. Il saggio ebbe un’illuminazione: quel movimento, quell’alternanza continua fra il girino bianco e il girino nero, fra principi opposti, è ciò che ha dato origine all’universo. Così volle disegnare i due girini inscrivendoli in un cerchio che rappresenta il vuoto originario o Wu-Chi. Allo stesso modo, sembrerebbe che i nostri girelloni vogliano riempire il vuoto politico con un po’ di movimento (ma che sia un movimento responsabile!): la giusta alternanza fra sinistra, centro e nuova destra. Pronti a cambiare continuamente nonostante la scritta “Movimento” tagli orizzontalmente il simbolo dando l’impressione di fermarlo.
Questa soluzione grafica non può essere casuale. Potrebbe significare che sono capaci di rovesciare continuamente le loro posizioni politiche. E che, quando queste diventassero proprio difficili da sostenere, sono capaci perfino di fermarsi (responsabilmente!). E che infine, somma abilità taoista, sono capaci di fermarsi dando anche l’impressione di essere ancora in movimento. Se non fosse già stato adottato da questo gruppo, sarebbe il simbolo perfetto per i voltagabbana. Anche quella è una filosofia di vita.