“C”è bisogno di apertura e di dialogo, di incontro positivo fra le persone, nella famiglia, nella società civile, nelle articolazioni dello Stato che diversamente si inceppano”. Lo ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nell’omelia della messa di Natale nella Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza davanti ai politici italiani. Tra i presenti alla celebrazione Casini, Cesa, Giovanardi, Pera, Garavaglia, Tonini, Binetti, Cutrufo, Belisario e Schifani. E proprio con il presidente del Senato Renato Schifani, Bagnasco ha avuto un colloquio di circa 30 minuti prima di officiare la messa. “Troppi conflitti, troppe contrapposizioni. Il Paese ha bisogno di governabilità e stabilità – ha affermato Schifani al termine della funzione – Mi auguro che le festività portino consiglio a tutti, facciano abbassare i toni, perché gli italiani vogliono essere governati”.
Durante l’omelia Bagnasco ha dichiarato: “Il dialogo vero ha le sue leggi: innanzitutto serve la volontà di dialogare. Se la volontà è inquinata, non c’è neppure voglia di ascoltare e nasce un dialogo fra sordi. Tutto è distorto e urlato nei toni e nelle parole”. Bagnasco, per convincere politici al dialogo, ha ammonito: “Dio si pone in dialogo con noi, noi ci poniamo in dialogo con Lui? Se accettiamo il dialogo con Dio, dobbiamo dialogare con gli altri. Il mondo politico è chiamato ad essere punto di riferimento dell’arte del dialogo: confronto di idee, rigore con se stessi, ragionevolezza, nobiltà spirituale che nasce dal pensare onesto”. Bagnasco ha ricordato che Paolo VI definì la politica “la forma più alta della carità”.
Complice l’omelia del cardinale Angelo Bagnasco che ha invitato i politici italiani ad un dialogo vero, il segretario del’Udc Lorenzo Cesa ed il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, hanno avuto un fitto dialogo al termine della funzione. Secondo i giornalisti presenti, Cesa avrebbe detto a Gasparri: “Non alzate sempre l’asticella… Oggi alla Camera vi abbiamo già votato tutta quella roba sui rifiuti, che non dovevamo votare”.
Le parole pronunciate dal presidente della Cei Angelo Bagnasco sono “importanti, sono parole molto significative dettate dal grande amore della chiesa per l’Italia”. Questa l’opinione del leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini dopo la funzione prenatalizia. Nell’appello al dialogo contenuto nell’omelia di monsignor Bagnasco riecheggia, per il leader centrista, l’insieme dei valori per i quali “senz’altro la Chiesa è un punto di riferimento importante per l’unità nazionale e ci indica i valori comuni validi per tutti. E il suo appello al dialogo -conclude- è reale, concreto e mai strumentale”.
“Ha ragione il cardinal Bagnasco: martedì il Parlamento italiano ha manifestato un forte desiderio di governabilità, espresso in modo chiaro e democratico”, afferma il presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Carlo Costalli. “Se si vogliono evitare le elezioni – prosegue – si deve rilanciare l’azione di governo. L’Italia ha bisogno di stabilità e di riforme ad iniziare dal federalismo, dall’università e dal fisco. Ed è indispensabile, quindi, ricostruire una più ampia area di moderati che faccia riferimento al Partito popolare europeo”. “E’ un obiettivo cui deve mirare sia chi abita a Palazzo Chigi sia chi guida partiti che a quei valori e tradizioni a parole fa riferimento, andando oltre anche il bipartitismo: aspettiamo fiduciosi, nelle prossime settimane, progetti, scelte e gesti chiari e significativi. Altre alleanze, convergenze, poli nati sull’emotività di una sconfitta – conclude Costalli- avranno una prospettiva di breve durata”.
”In Parlamento il dialogo è un dovere. Il cardinal Bagnasco fa bene a richiamarne l’importanza e d’altra parte sono sui giornali le sue parole sulla necessità della fiducia e di stabilità – ha commentato Maurizio Gasparri presente alla funzione insieme al vice capogruppo vicario Gaetano Quagliariello – Il Presidente della Cei, per chi è credente, è una guida morale, un punto di riferimento importante”.