Il giorno dopo le cronache dell’Italia peggiore, per la stampa estera è l’ora di analisi e commenti. New York Times e International Herald Tribune dedicano un editoriale alla “crisi di fiducia dell’Italia”, che ha “bisogno di un governo abbastanza coraggioso e credibile per disfare i danni dell’‘era Berlusconi’… C’è bisogno urgente –scrive il più prestigioso quotidiano statunitense – di nuovi leader, di nuove elezioni e di un approccio al governo più onesto”. Però, si sa, il NYT e la sua versione internazionale sono irriducibili ‘liberal’, che qualcuno, a casa nostra, potrebbe persino spingersi a chiamare “comunisti”. Magari, il resto della stampa Usa la vede diversamente…
E, invece, il panorama è fitto d’interventi e quasi uniforme nelle valutazioni. Newsweek scrive “Non si può governare così” e annuncia “una nuova crisi all’orizzonte”; Time titola “Berlusconi sopravvive, ma la rabbia italiana monta” e inserisce –aihnoi!- ‘bunga bunga’ tra le dieci parole tormentone 2010. Il Los Angeles Times afferma che “la misura risicata” della fiducia berlusconiana indica che “sarà dura per il premier fare passare le leggi in agenda”, con l’effetto di prolungare “il senso di paralisi politica”. Solo il commento del Wall Street Journal è di segno un po’ diverso: dopo la fiducia al governo, “i politici di Roma non potrebbero farsi un favore migliore che approvare le riforme pro-crescita”. Ma anche il quotidiano economico dubita che Mr B e i suoi sodali sapranno cogliere “l’ultima chance”.
La stampa europea è, invece, più aderente agli sviluppi di giornata, tra le chiacchiere sul terzo polo e le polemiche sui disordini di Roma. Ma il Times di Londra vede nero nel suo commento: “Berlusconi il pagliaccio ha suggellato il complesso di inferiorità degli italiani, E chiunque verrà dopo potrebbe essere peggio”. Il Financial Times definisce Berlusconi “il grande sopravvissuto”, la Bbc ed Economist gli preconizzano “un futuro incerto”; e l’Independent sa già che “il governo cadrà per Pasqua”, perchè gliel’ha detto Calderoli.
I giornali francesi s’affidano alle interviste. Su Nouvel Obs, Martine Aubry, leader socialista, giudica che Berlusconi, come Sarkozy, manca “di serenità e di dignità”. Secondo Le Monde, gli ultimi eventi confermano “la debolezza” del premier. Anche Le Figaro, di solito benevolo verso Mr B, scrive: “La vittoria ottenuta ha poco peso”. Infine, El Pais, nemico acerrimo dell’attuale assetto di potere italiano: l’editoriale parla di “proroga natalizia”, perchè “la confusione regna in Italia dopo la fiducia minima a Berlusconi”. E ora “il Vaticano in soccorso – è la tesi pure di Abc – Berlusconi cerca nuovi alleati per la sua fragile maggioranza”. Ma davvero ne troverà oltre Tevere?