A fiducia incassata Silvio Berlusconi torna a parlare con i giornalisti a margine del Consiglio europeo a Bruxelles e a ribadire i concetti espressi in mattinata nel messaggio audio al sito forzasilvio.it (Leggi l’articolo). Innanzitutto la questione delle alleanze. Il Cavaliere non teme il Terzo polo che, “senza la sinistra e l’Idv non mi preoccupa perché dimostrerebbe che non hanno elettori”. Berlusconi si dice “sicuro dei numeri” e non si sottrae alle accuse di compravendita di parlamentari: “Non c’è stato nessun ‘calciomercato’ e nessuna offerta di posti di governo, ma solo buonsenso”. Per il premier “nessuna trattativa al rientro a Roma” perché “I colloqui sono stati già fatti”.

Si ragiona, invece, sul fatto che “l’operazione dei finiani è partita chiedendo ad alcuni parlamentari del Pdl di salire sul convoglio guidato da Fini -. ha spiegato il Cavaliere – Credevano di essere la terza gamba della maggioranza del centrodestra a sostegno del governo” e invece si sono ritrovati “in una formazione a guida Bocchino-Granata, con destinazione la sinistra”. Questa la ragione secondo cui molti finiani della prima ora avrebbero abbandonato Fli: “Credo che sia abbastanza normale che ci siano dei moderati che ritengono di non poter aderire a questa destinazione – ha detto Berlusconi – e rimangono ancorati ai loro valori e ai loro impegni con gli elettori”.

“Faccio appello a tutte le forze responsabili presenti in Parlamento – ha continuato Berlusconi – con cui abbiamo proficuamente lavorato nella prima metà della legislatura ed anche a quelle con cui è cominciato il nostro cammino politico nel 1994: riprendiamo il lavoro dai punti che abbiamo condiviso. E’ un dovere che abbiamo nei confronti di tutti i cittadini”. E, rispondendo se abbia intenzione di lanciare un nuovo partito e un nuovo ‘predellino’, il presidente del Consiglio ha risposto con una battuta: “L’età che ho mi induce a stare attento ai gradini…”.

Come nel messaggio audio inviato ai sostenitori del sito Forzasilvio.it, Berlusconi ribadisce la base da cui cominciare “il nuovo cammino del buongoverno” grazie al “voto sulla fiducia al Senato e alla Camera” che “ha dimostrato ancora una volta che il senso di responsabilità ha avuto la meglio”. Tre le “linee fondamentali” da seguire per il Cavaliere: “Innanzitutto il completamento dei cinque punti strategici sui quali avevamo avuto una fiducia ampia dal Parlamento il 29 settembre”. Ed è a questo punto che arriva il monito ai finiani: “Voglio sperare che su questi cinque provvedimenti tutti i parlamentari che li hanno votati poche settimane fa siano coerenti con l’impegno assunto allora”. Ma a Bruxelles Berlusconi ha mandato anche un messaggio all’Udc che “aveva una grande occasione per dare un sostegno alla maggioranza e per senso di responsabilità”.

Berlusconi interviene anche sulla riforma univeritaria: “E’ una buona riforma e io non sono preoccupato per l’ordine pubblico”, dice, sottolineando che fra i manifestanti “ci sono molte infiltrazioni dei centri sociali”. “Ho già detto – ha spiega – che ci sono molte infiltrazioni dei centri sociali dentro queste manifestazioni. Ma forse un torto il governo ce l’ha: non abbiamo comunicato a sufficienza i contenuti di questa riforma che di tutto può essere accusata tranne che di essere negativa per gli studenti”.

Solo al termine della conversazione con i giornalisti, il Cavaliere ha parlato dei nuovi accordi raggiunti in sede europea. In particolare ha commentato il provvedimento sul fondo permanente salva-stati raggiunto al vertice europeo: “Una buona cosa. C’è stata una concordia assoluta, un lavoro di gruppo. Per noi è una soddisfazione vedere che l’idea che l’Italia aveva proposto nel 2008 per un fondo permanente salva-stati sia finalmente diventata realtà”, attraverso l’intesa sulla modifica del Trattato di Lisbona. Con l’accordo raggiunto tra i leader dei 27 paesi dell’Unione europea, “si considera chiusa la vicenda degli aiuti ai singoli Stati, con una sicurezza irreversibile per l’euro”, ha concluso Berlusconi prima di lasciare Bruxelles.

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