L'iniziativa nasce per creare un contatto tra la capacità imprenditoriale statunitense e le energie dei nostri giovani. E' aperto un bando per progetti su information technology, bio e nanotecologie, energie rinnovabili
Alessandro studia ingegneria a Cosenza, ma la sua curiosità e creatività lo spingono presto a non accontentarsi di “vivere di rendita”, con le nozioni acquisite negli anni universitari. Per questo si inventa Dynematica, che rappresenta la sua strada verso il mondo dell’innovazione tecnologica. Alessandro e suo fratello Roberto mettono insieme esperti di informatica, grafica 3D e didattica della fisica, per lavorare a un progetto ambizioso: rendere più chiaro l’insegnamento delle scienze. “Il moto di un proiettile, per esempio, uno dei concetti chiave della meccanica classica. Di solito l’insegnante lo spiega mostrando il doppio moto, la parabola del proiettile stesso e la forza di gravità. Noi non facciamo altro che dare al docente uno strumento per visualizzare il fenomeno in 3D con l’interattività propria di un videogioco”. Ovvero attraverso un software, Tomo 3 D, il principale risultato del lavoro portato avanti da Dynematica.
Il progetto guidato da Alessandro è uno di quelli selezionati da Bridges to Italy, associazione che mira a costruire “un ponte tecnologico” tra gli Stati Uniti e l’Italia. Basata nella California culla dell’high tech e fondata da Bianca Dellepiane, l’associazione ha gli occhi rivolti al Sud Italia, e promette di non arrendersi alla costante perdita di talenti, spesso giovani, preparati, che espatriano portando il loro know how in giro per il mondo senza poi riportarlo indietro.
Per questo l’associazione lancia “Cervelli in movimento”, un tentativo di mettere in contatto gli Usa con la loro capacità imprenditoriale e l’Italia con le sue energie, che molto spesso non vengono valorizzate a dovere. Lo ha annunciato dalla California, l’ha poi rilanciato in ottobre proprio dalla sede di Rende, in provincia di Cosenza, in uno dei tanti territori di emigrazione storica ed oggi di fuga dei talenti. E lo diffonde attraverso il web sul sito www.bridgestoitaly.org, dove si può scaricare il bando di concorso per partecipare all’iniziativa, che chiude i battenti il 20 dicembre, e a cui possono partecipare i giovani residenti in tutte le regioni del Sud, dall’Abruzzo alla Sardegna. Requisito principale è quello di presentare le loro idee innovative, come potrebbero essere i brevetti in settori quali l’information technology, le bio e nanotecologie, e le energie rinnovabili.
“Quello che manca, continua Alessandro, è la formazione a essere imprenditori. I talenti ci sono, ma a volte manca l’idea di come proporsi al mercato”. E infatti Cervelli in movimento offre a questi ragazzi il necessario. Da un lato presentando start-up italiane come può essere Dynematica agli investitori statunitensi in modo da per offrire gli strumenti per una formazione dal punto di vista commerciale e finanziario (reperire i fondi necessari, o riuscire a valorizzare sul mercato le proprie idee). E poi istituendo un premio, da cui nei prossimi mesi emergerà il progetto che più merita di essere portato avanti.
C’è da augurarsi che questa sinergia transatlantica funzioni. E che Alessandro possa fare le valigie, sì, ma per poi tornare un giorno nella sua Rende. La strada è tutta in salita, e la speranza è che Cervelli in movimento non resti solo una goccia nel mare.