Nonostante la posizione degli avvocati che le avevano assicurato di poter conservare la gran parte del suo patrimonio, la vedova Picower ha deciso di restituire totalmente il danaro che suo marito aveva guadagnato investendo nello "schema Ponzi"
“Restituiremo fino all’ultimo centesimo ricevuto nei circa 35 anni di investimenti con Bernard Madoff. Credo che lo schema Madoff Ponzi fosse deplorevole e sono profondamente addolorata per il tragico impatto che esso continua ad avere sulla vita delle vittime. Spero che questo accordo possa alleviare quelle sofferenze”. Con queste parole, Barbara Picower, moglie del miliardario Jeffry, ha annunciato la sua decisione di restituire 7,2 miliardi di dollari come risarcimento per le vittime del finanziere newyorchese.
Jeffry Picower, infatti, era stato uno dei pochi investitori a guadagnare cifre considerevoli grazie alla truffa messa in atto da Bernie Madoff, di cui era stato, appunto, cliente per decenni. Picower era morto lo scorso ottobre, affogato nella piscina della sua villa di Palm Beach a seguito di un attacco cardiaco. Da quel momento, Irving Picard, il curatore che sta cercando di ottenere il risarcimento per le vittime del crack del secolo, ha chiesto con determinazione la restituzione del patrimonio guadagnato grazie agli investimenti con Madoff. “Anche se Picower non era direttamente a conoscenza della frode – questo il punto di Picard – non poteva non trovare sospetti i guadagni stratosferici che gli arrivavano dai suoi investimenti”.
Nonostante la posizione degli avvocati che le avevano assicurato di poter conservare la gran parte del suo patrimonio, dunque, la vedova di Picower ha deciso di restituire totalmente il danaro ottenuto grazie alla frode del secolo. Una decisione che e’ stata salutata con soddisfazione da Lawrence Velvel, una delle vittime di Madoff. Che l’ha definita “giusta e opportuna”. “Non credo che mio padre si sarebbe ucciso – ha dichiarato Willar Foxton, figlio di un uomo morto suicida dopo aver perso tutti i suoi risparmi – se avesse potuto prevedere che una parte di quei soldi sarebbe stata recuperata in pochi anni”.
Va ricordato che, in buona parte, ciò è frutto dell’abilità e del lavoro incessante di Picard che ha citato in giudizio, chiedendo un risarcimento per danni, centinaia di investitori coinvolti nel crack. La politica di Picard e’ che chiunque abbia guadagnato grazie alla frode di Madoff, anche senza conoscere lo schema messo in atto, debba restituire quanto incassato. Solo questo mese, Picard ha citato la Banca Medici di Vienna e la fondatrice Sonja Kohn e decine di altri gruppi per una cifra totale di quasi 20 miliardi di dollari. Sei miliardi e mezzo quelli chiesti, invece, alla J.P. Morgan Chase per aver ignorato gli allarmi relativi all’attivita’ di Madoff. All’inizio di dicembre, Picard, era riuscito già ad ottenere un altro risarcimento di 6325 milioni di dollari grazie ad un accordo raggiunto con Carl Shapiro, miliardario del Massachusetts.
Nessuna preoccupazione, tuttavia, per le sorti finanziarie della vedova Picower; i 7 miliardi e rotti di dollari, infatti, sarebbero, in gran parte, finiti in beneficenza per volonta’ di Jeffry; a lei spetteranno circa 200 milioni di dollari legati ad attivita’ immobiliari, mente altri 50 verranno equamente divisi fra la figlia e un gruppo di amici e collaboratori.