“E’ mio dovere resistere allo scioglimento delle Camere”. Intervenendo alla cerimonia degli auguri davanti alle alte cariche dello Stato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lancia un messaggio chiaro alla Lega, a Berlusconi. E a chi ha dato per scontato che si vada subito al voto in caso di caduta del governo: “Sciogliere le Camere resta nel nostro ordinamento prerogativa del Capo dello Stato, poco importa che lo si possa beceramente sminuire a parole”. Il Presidente, dunque, ricorda che prima di sciogliere il Parlamento può tentare di trovare nuove maggioranze. Poi, a margine della cerimonia, un’altra dichiarazione per “rassicurare” la maggioranza: ”Terrò ben conto della volontà espressa dal corpo elettorale nel 2008”.
Per il Capo dello Stato serve un ”nuovo spirito di condivisione” tra forze politiche e sociali. Per “individuare, fuori da ogni schema e contrapposizione pregiudiziale, i temi, le esigenze, le sfide ineludibili per qualsiasi soggetto rappresentativo responsabile”. Napolitano sottolinea la necessità che “nessuno si sottragga a questo esercizio di responsabilità”. Per farcela è necessario guardare in modo impietoso alle debolezze da superare, alle sfide da non perdere”. Inoltre serve una piena consapevolezza dei rischi che si corrono. “Una consapevolezza – ha sottolineato Napolitano – dalla quale oggi siamo lontani: ne sono lontani i fatti e le amare cronache delle politica”.