Nel terzo trimestre 2010 il numero di occupati, al netto dei fattori stagionali, risulta pari a 22.811.000 unità segnalando un calo rispetto al trimestre precedente pari allo 0,2 per cento. E’ quanto spiega l’Istat nel rapporto “Occupati e disoccupati“, pubblicato oggi sul sito. A fronte della significativa discesa nel Mezzogiorno e, in misura più ridotta nel Centro, l’occupazione rimane stabile nel Nord. La riduzione congiunturale dell’occupazione, diffusa settorialmente, riguarda soprattutto l’agricoltura e l’industria. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sempre in termini destagionalizzati, il numero di occupati scende di 176.000 unità (-0,8 per cento). Anche in termini tendenziali il calo dell’occupazione riguarda in particolare il Mezzogiorno.
Nel terzo trimestre 2010 il numero delle persone in cerca di occupazione risulta pari a 2.068.000 unità, con una flessione dell’1,7 per cento (-36.000 unità) rispetto al secondo trimestre. La discesa congiunturale della disoccupazione si concentra nelle regioni settentrionali. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente il numero dei disoccupati sale invece del 3,1 per cento (+61.000 unità). Nella media del terzo trimestre 2010, il tasso di disoccupazione è pari all’8,3 per cento, con un calo di un decimo di punto rispetto al secondo e un aumento di tre decimi rispetto al terzo trimestre 2009.
Oggi viene inoltre diffuso l’aggiornamento delle stime mensili relativamente al terzo trimestre 2010 (Leggi il pdf). I dati provvisori destagionalizzati, relativi a ottobre 2010, mostrano rispetto a settembre 2010 una stabilità dell’occupazione ed un aumento del tasso di disoccupazione (da 8,4 a 8,7 per cento).
Allarmanti i dati del tasso di disoccupazione dei giovani: uno su quattro è senza lavoro. Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni nel terzo trimestre del 2010 ha raggiunto infatti il 24,7 per cento, con un massimo del 36 per cento per le donne del Mezzogiorno. Nel complesso, spiega l’Istituto di statistica, nel terzo trimestre del 2010 la crescita della disoccupazione, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, continua a interessare in misura più significativa gli uomini (+38 mila unità) in confronto alle donne (+12 mila unità). Rispetto al recente passato, l’allargamento dell’area della disoccupazione riguarda pressoché esclusivamente la componente italiana. Alla crescita della disoccupazione femminile straniera (+17 mila unità) ha corrisposto la flessione di quella maschile (-13 mila unità). L’aumento della disoccupazione si concentra tra gli ex-inattivi con precedente esperienza nel Centro e tra gli uomini che hanno perso il lavoro nel Mezzogiorno. L’aumento registrato, in base ai dati non destagionalizzati, tra il terzo trimestre del 2009 e lo stesso periodo del 2010 è stato di 0,3 punti percentuali per la componente maschile e di 0,1 punti percentuali per quella femminile.
(ER)