Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto “Milleproroghe”. Vengono stanziati 300 milioni di euro per il 5 per mille. Ma è polemica per i tagli all’editoria e lo stralcio del reintegro del Fondo unico dello spettacolo (Fus).
Sono state ripristinate le risorse per il 5 per mille del 2011, che, sommate ai 100 milioni di euro già previste nella legge di stabilità, arrivano così a 400 milioni. Di questi, 100 milioni saranno destinati alla ricerca e all’assistenza ai malati di Sla (sclerosi laterale amiotrofica). Ma la copertura finanziaria è garantita anche grazie a un taglio delle risorse in precedenza assegnate al settore dell’editoria e dell’emittenza locale. Protesta la Fieg (Federazione italiana editori giornali): ”Un tale modo di procedere evidenzia l’arbitrarietà di scelte politiche non coerenti e il totale disinteresse per chi amministra aziende in gravi situazioni finanziarie, che vede, nel giro di pochi giorni, mutato il quadro di riferimento finanziario e la stessa bancabilità dei propri bilanci”, ha dichiarato il presidente Carlo Malinconico in riferimento alla riduzione da 100 a 50 milioni del contributo per l’editoria previsto dalla legge di stabilità per il 2011.
Per quanto riguarda il settore cinematografico, vengono prorogati per il triennio 2011-2013 gli sgravi fiscali. Nella bozza arrivata in mattinata in Consiglio dei ministri era previsto che parte della copertura sarebbe stata assicurata da un sovrapprezzo di un euro sul biglietto d’ingresso. Ma più tardi una nota del ministero per i Beni e le Attività Culturali ha smentito “categoricamente che il decreto mille proroghe approvato oggi in Consiglio dei ministri preveda l’istituzione di un contributo speciale di un euro sui biglietti di ingresso nelle sale cinematografiche”. Dal decreto Milleproroghe è stato poi stralciato il reintegro per il Fondo unico dello spettacolo, che resta dunque alla cifra di 258 milioni di euro. “Con queste risorse si decreta semplicemente la morte dello spettacolo: fondazioni liriche, teatri pubblici e privati, compagnie – protesta Maurizio Roi, vicepresidente dell’Agis (Associazione generale italiana spettacolo) -. Oggi dunque a Palazzo Chigi si è celebrato un funerale”.
Stralciato anche il piano straordinario per Pompei del ministro Sandro Bondi. Il provvedimento, annunciato nelle settimane scorse dopo i crolli verificatosi nel sito archeologico, prevedeva, tra l’altro, il ritorno della soprintendenza autonoma di Pompei con poteri più incisivi per la tutela del sito e un piano straordinario di manutenzione con aumento di personale tecnico e invio immediato di una task force di archeologi, architetti e operai specializzati.
Il “Milleproroghe” prevede lo slittamento dei versamenti fiscali per gli alluvionati del Veneto fino al 30 giugno 2011. Non si sa per ora se il lo slittamento coinvolgerà anche i terremotati dell’Aquila, ma il sindaco Massimo Cialente è pessimista: “Dalle prime notizie che emergono dai lavori dell’odierna seduta del Consiglio dei ministri – ha dichiarato – sembrerebbe che nonostante le ripetute rassicurazioni e dichiarazioni del Presidente Berlusconi, i residenti dei comuni del cratere sismico non avranno la proroga nella restituzione delle tasse”.
Su richiesta del ministro dell’Interno Roberto Maroni, è stata inserita nel decreto la liberalizzazione del wi-fi. Nel testo del provvedimento viene comunque mantenuta la necessità di ottenere una licenza del questore per gli internet point. Il Consiglio dei Ministri ha poi confermato lo stop all’utilizzato dei sacchetti di plastica dall’1 gennaio 2011. “E’ una grande innovazione – ha commentato il ministro Stefania Prestigiacomo, che si è opposta all’introduzione dell’ennesima proroga – che segna un passo in avanti di fondamentale importanza nella lotta all’inquinamento, rendendoci tutti più responsabili in tema di riuso e di riciclo”.