“Non può esistere alcun paragone tra vicende amministrative fiorentine e ciò che accade in altre città, recentemente interessate da inchieste giornalistiche o giudiziarie”. Il Comune toscano smentisce che il sindaco Matteo Renzi sia interessato da una parentopoli simile a quella in cui è rimasto coinvolto il suo collega sindaco romano, Gianni Alemanno. A Firenze, dice il portavoce di Palazzo Vecchio, Marco Agnoletto, “non si segnalano assunzioni a tempo indeterminato nelle aziende municipalizzate o in altre strutture pubbliche, ma l’utilizzo del c.d. spoil system che consente a un eletto di coinvolgere un proprio team di fiducia – nei limiti numerici e qualitativi previsti dalla legge – che va a casa alla scadenza del mandato elettivo del sindaco o degli assessori”. La smentita riguarda l’articolo pubblicato da Il Giornale e ripreso da ilfattoquotidiano.it relativo alle indagini della Corte dei Conti sulle assunzione fatte da Matteo Renzi quando era presidente della Provincia.
Sono quattro i punti che Agnoletto smentisce. “L’intera Giunta Provinciale 2004-2009 e le strutture tecniche dell’Ente sono a giudizio presso la Corte dei Conti per aver inquadrato le strutture di segreterie previste dal D.Lvo 267/2000 con modalità giudicate non corrette dalla procura della Corte. L’udienza si è svolta nel settembre 2010 e siamo in attesa della sentenza di primo grado. La difesa ha ampiamente argomentato la piena legittimità dell’inquadramento scelto dai tecnici della Provincia”. Secondo: “Il Sindaco di Firenze ha uno staff personale di sei persone più il responsabile di segreteria e il portavoce. Di queste otto persone, cinque sono a chiamata diretta come previsto dalla normativa vigente. Palazzo Vecchio ha una struttura che si definisce “ufficio del sindaco” e che ha la responsabilità degli urp, della protezione civile, della sicurezza, dell’ufficio stampa del consiglio e della giunta, del cerimoniale, dell’ufficio di gabinetto e di molti altri servizi, ufficio che comprende oltre cento persone ma che certo non può essere ambiguamente definito staff personale del sindaco ma è ovviamente un ramo della struttura burocratica dell’Ente”.
Terzo: “Le persone chiamate per la direzione di uffici o incarichi dirigenziali rispondono alle percentuali previste dal Testo Unico. Le chiamate – a tempo determinato – sono effettuate sulla base dei curricula che sono regolarmente depositati presso gli uffici competenti e accessibili a qualsiasi cittadino. Ogni assessore può chiamare dall’esterno il proprio capo segreteria, per un totale di nove assunti a tempo determinato per il periodo del mandato”. Ultimo punto: “Spiace che il Senatore Amato non ricordi che questa possibilità di chiamata diretta sia un atto di responsabilità previsto dalla normativa vigente, di cui anch’egli ha usufruito nel periodo in cui è stato segretario del gruppo Forza Italia in Regione Toscana, sulla base delle indicazioni dell’onorevole Denis Verdini“.