A due mesi dall’annuncio di Silvio Berlusconi che la città sarebbe stata ripulita entro tre giorni, Napoli esce dal Natale soffocata da circa 1500 tonnellate di spazzatura e con l’esercito per le strade impegnato nella raccolta straordinaria dell’immondizia. Il Comune ha ripetuto l’invito ai cittadini a conservare i sacchetti neri e gli imballaggi in casa in attesa della piena riapertura degli impianti di smaltimento. Per strada nel capoluogo partenopeo tanta monnezza e pochi turisti: il 70% delle camere d’albergo sono rimaste invendute. Una situazione desolante, sulla quale è intervenuto il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro: “’Sulla drammatica questione dei rifiuti a Napoli e in Campania, il presidente del Consiglio invece di assumersi le sue responsabilità prende in giro tutti con false teorie del complotto, sostenendo che c’è una manovra politica contro il suo operato. Siamo alle solite balle, in versione natalizia. Napoli – scrive Di Pietro sulla sua pagina Facebook – in questi giorni non e’ una città addobbata per le feste ma una città sommersa dai rifiuti con i cittadini costretti a tenere in casa la spazzatura per evitare di accumularla per strada”.
Dall’alba è in azione l’esercito per restituire un minimo di decoro alle strade. I militari sono scesi in azione in via Don Bosco e in via Umberto Maddalena per ripulirle dalle montagne di spazzatura accumulate nei giorni scorsi. Coordinati direttamente dal generale Antonio Monaco, capo dell’Unita’ operativa, i militari hanno rimosso circa 50 tonnellate di spazzatura. L’immondizia è stata portata verso gli Stir di Caivano e Santa Maria Capua Vetere, che hanno hanno ripreso le attività dopo la giornata di stop per il Natale. Complessivamente sono impegnati 12 mezzi tra camion e pale meccaniche. Al lavoro come sempre gli uomini del Genio, e quelli della Sanità militare (che fanno capo al Comando Logistico Sud) che dopo la rimozione provvedono alla bonifica delle aree.
La situazione si era aggravata per la chiusura natalizia degli impianti Stir. L’Asìa ha potuto raccogliere nella notte tra il 24 e il 25 soltanto 920 tonnellate di spazzatura. Problemi tecnici hanno inoltre impedito di sversare nella discarica di Chiaiano più di 600 tonnellate. Di qui l’accumulo di ulteriore immondizia per strada, circa 100 tonnellate in più del giorno precedente.
Si sversa in queste ore a Santa Maria Capua Vetere, dove finiranno oltre 200 tonnellate, nello Stir di Caivano, per circa 300 tonnellate, e non si esclude di conferire un quantitativo anche a Tufino, unico impianto a rimanere aperto anche di pomeriggio. In totale a fine giornata saranno state raccolte 1200-1300 tonnellate di spazzatura, pari al quantitativo prodotto in un giorno. Circostanza che permetterà di non far peggiorare la situazione in attesa che, da domani, la raccolta possa riprendere a pieno regime. E se Napoli è piena di spazzatura, in alcune città della provincia è anche peggio. Impressionanti i cumuli visti tra Casalnuovo e l’hinterland.
Intanto pochissimi giorni fa si è chiuso l’accordo per trasferire una parte consistente dei rifiuti napoletana verso la Spagna. La riunione si è svolta l’antevigilia di Natale presso la Provincia di Napoli e ha gettato le basi del trasporti di circa 30.000 tonnellate di scorie dall’impianto Stir di Caivano al porto di Cadice in Spagna. Come riferito in una nota dell’ufficio stampa della giunta provinciale, la riunione è stata coordinata, su delega del presidente Cesaro, dagli assessori provinciali alla Risorsa Mare ed all’Ambiente, Marco Di Stefano e Giuseppe Caliendo.
Alla riunione, che ha registrato anche la presenza del delegato dal presidente dell’Autorità Portuale, Ugo Vestri, hanno partecipato sia i rappresentanti della società che gestisce lo Stir di Caivano ed il termovalorizzatore di Acerra, la Partenope Ambiente (gruppo A2A di Brescia), sia gli agenti marittimi ed i principali operatori e concessionari del porto di Napoli (Conateco, Soteco, terminal Flavio Gioia, Magazzini Generali Silos e Frigoriferi, Merismar, Logistica Portuale, Marinter, Pappalardo & Co etc) che gestiscono le attività di imbarco e sbarco. Secondo quanto stabilito, il trasferimento dall’impianto di Caivano al porto di Napoli avverrà in orari notturni, senza interferire con la viabilità cittadina e con i traffici portuali. I rifiuti, già trito vagliati e stabilizzati, saranno collocati in sacchi (Big Bags) a tenuta da 2 mc, perfettamente impermeabili, che saranno caricati direttamente nelle stive delle navi destinate al trasporto. “In meno di due mesi – ha affermato l’assessore Di Stefano – si prevede la dismissione di tutte le 30.000 tonnellate di rifiuti che attualmente sono giacenti a Caivano, con un invecchiamento anche di cinque anni, liberando così un’importante risorsa per le attività ordinarie”.