Questa è una storia atipica, ma molto significativa. Emblematica. Ho visto una ragazza che conosco da sempre… Da quando era bambina è sempre stata una persona molto seria, grande studiosa. Fa l’architetto. Lavora in una regione del Nord. Ha sempre trovato lavoro. Ne ha cambiati parecchi. All’estero, in Italia.
Mi ha detto: “Me ne vado in Germania. Quello che ho visto in questi anni lavorando nel pubblico mi disgusta… Non ce la faccio più”. E mi racconta storie di corruzioni, di storture. Di affari sporchi. Di cose losche.
Nasce un altro tipo di cervello in fuga. In fuga non dalla disoccupazione, ma dalla corruzione. Aggiungiamo anche questo tassello alle brutture italiane: la fuga dall’illegalità dilagante.