I casi di abusi sessuali da parte dei preti hanno caratterizzato tutto il 2010. Tanto che i vescovi sono costretti ad ammettere di aver saputo e taciuto. Papa Benedetto XVI condanna le violenze. Ecco allora la cronaca, mese per mese, di uno degli anni più difficile per il Vaticano
Per la Chiesa cattolica il 2010 è stato un anno difficile. Soprattutto per lo scandalo degli abusi sessuali non più solo negli Stati Uniti ma anche in Europa. Dopo le migliaia di casi in Irlanda, denunciati nel 2009 dalle commissioni Ryan e Murphy, l’anno, appena passato, si è aperto con nuovi casi in Austria, in Belgio, in Olanda e in Germania.
In Germania sono coinvolte soprattutto le scuole cattoliche: per decenni, alcuni dei più prestigiosi istituti cattolici tedeschi sono stati il luogo in cui si sono consumate violenze sessuali agghiaccianti. Accuse di abusi e maltrattamenti anche nel Coro di Ratisbona, diretto dal fratello del pontefice, Georg Ratzinger, dal 1964 al 1993. Anche in Austria sono i collegi i luoghi in cui vengono maggiormente consumati gli abusi sessuali, ma anche le parrocchie e perfino le case. La drammaticità della situazione spinge il Vaticano ad istituire commissioni indipendenti d’inchiesta, ma non basta ad arginare la disaffezione dei fedeli. Nella sola Austria, il 42% dei cattolici abbandona la Chiesa.
Incapaci di affrontare gli avvenimenti, i vescovi sono costretti ad ammettere di aver saputo e taciuto, trasferendo i preti colpevoli da una parrocchia all’altra. Le dimissioni cominciano in Irlanda, dove tre vescovi lasciano l’incarico. Il vescovo belga, Roger Vangheluwe, si dimette confessando di aver abusato di un bambino. Anche il vescovo norvegese Georg Muller lascia dopo aver rivelato di aver violentato un chierichetto.
E mentre il Papa, nel corso del viaggio a Malta, incontra le vittime dei preti pedofili e in diversi discorsi pubblici condanna senza riserve la pedofilia clericale, il New York Times pubblica una serie di dossier che rivelano come i vertici del Vaticano e lo stesso Ratzinger pur essendo a conoscenza di casi molto gravi abbiano adottato la politica del silenzio e della copertura. La Corte Suprema degli Stati Uniti rifiuta di pronunciarsi sul diritto all’immunità della Santa Sede: il Vaticano può essere considerato civilmente responsabile degli atti di un prete accusato di abusi su minori.
Anche sul fronte italiano, sono oltre una decina i sacerdoti condannati per abusi sessuali. Lo stesso monsignor Crociata, segretario generale della CEI, per la prima volta ammette che il Vaticano ha ricevuto denunce su circa 100 casi di preti pedofili negli ultimi dieci anni. Ma è una stima per difetto. Infine, Wikileaks pubblica alcuni cablo che rivelano come, nel caso irlandese, il Vaticano, nonostante la sbandierata disponibilità a fare luce sullo scandalo dei preti pedofili e a collaborare con le autorità civili, non abbia permesso ai suoi uomini di testimoniare di fronte alla commissione chiamata a fare chiarezza sugli abusi commessi dai sacerdoti irlandesi.
Si chiude così un anno drammatico, che ha portato migliaia di fedeli a lasciare la Chiesa. E la disaffezione non potrà che continuare, finché il problema della pedofilia clericale non sarà affrontato alla radice, riesaminando il pesantissimo ruolo dell’educazione sessuofobica impartita nei seminari nella genesi di quella che ormai è considerata una vera e propria piaga. Ecco, dunque, la cronaca di questo annus horribilis della Chiesa
Gennaio
Il Vaticano sancisce l’obbligo di denunciare i preti pedofili alle autorità civili. Tuttavia tale obbligo vale solo per i Paesi in cui la legge già lo impone. Benedetto XVI riduce allo stato laicale don Marco Dessì, missionario condannato per abusi sessuali su diversi bambini del Nicaragua.
Febbraio
Arrestato Angelo Balducci, gentiluomo di Sua Santità. Nell’inchiesta emerge anche uno scandalo che porta in Vaticano. Secondo l’accusa, un religioso nigeriano del coro di san Pietro si occupa di reperire, per gli appetiti dell’ingegnere, giovani e ragazzi presentati, talvolta, come seminaristi.
Condannato in primo grado a 1 anno e 5 mesi don Paolo Biasi, per molestie ai danni di 4 bambine. Padre Aldo Nuvola, ex parroco nella chiesa Regina Pacis a Palermo, è rinviato a giudizio con l’accusa di avere tentato di ottenere prestazioni sessuali da un ragazzo di 17 anni.
Marzo
Mentre il Papa invia una lettera pastorale ai fedeli irlandesi, con una ferma condanna dei sacerdoti pedofili, il presidente della conferenza episcopale tedesca ammette che le diocesi hanno intenzionalmente taciuto per anni sui moltissimi casi di violenze commesse dai sacerdoti in Germania. Un giornale austriaco rivela una serie di abusi sessuali e fisici anche all’interno del rinomato coro dei Piccoli Cantori di Ratisbona. Negli Stati Uniti esplode il caso Murphy. I vertici del Vaticano, tra cui il futuro Papa Benedetto XVI, secondo il New York Times, occultarono gli abusi di un prete americano, sospettato di aver violentato circa 200 bambini sordi in una scuola del Wisconsin.
In Italia, è condannato in primo grado a 3 anni e 11 mesi don Pierpaolo Mologni, per aver abusato di un bambino disabile e per detenzione di materiale pedopornografico. Si prescrivono le accuse a don Giorgio Carli, ma la Cassazione lo condanna a un risarcimento di 750.000 euro. Rinviato a giudizio don Jesus Vasquez, sacerdote a San Nicola Manfredi (BN), per violenza sessuale su due bambini. Don Claudio Ballerini è condannato per la terza volta per atti osceni di fronte a minori.
Aprile
Georg Mueller, ex vescovo norvegese, confessa che è stato un abuso sessuale il motivo che lo ha spinto alle dimissioni. Si dimette anche il vescovo belga Roger Vangheluwe, dopo aver rivelato di aver abusato sessualmente di un ragazzo. Anche il vescovo irlandese James Moriarty, accusato di aver coperto in passato abusi sessuali lascia l’incarico.
Il Papa, incontrando alcune vittime dei sacerdoti maltesi, esprime la sua vergogna e il suo dolore per quello che le vittime e le loro famiglie hanno sofferto. Ma da oltreoceano arrivano nuovi scandali. Una lettera del 1985 firmata dal cardinale Joseph Ratzinger dimostra la resistenza opposta dal futuro Papa alla rimozione di padre Stephen Kiesle, che aveva molestato diversi bambini. Il cardinale Angelo Sodano bolla come “chiacchiericcio” le critiche a Chiesa e Pontefice per la gestione dello scandalo dei preti pedofili. Un sacerdote 40enne di origini indiane viene arrestato a Teramo per violenza sessuale su una bimba di 10 anni.
Maggio
La Chiesa italiana ammette di aver ricevuto denunce su circa 100 casi di preti pedofili negli ultimi dieci anni. La Cei, tuttavia, si rifiuta di far conoscere il numero dei preti successivamente sospesi secondo la legge canonica. Per la prima volta in Italia un vescovo è chiamato a testimoniare. Gino Reali, vescovo della diocesi di Porto Rufina, è chiamato in tribunale per chiarire come mai non abbia preso provvedimenti in merito alla vicenda processuale che vede imputato don Ruggero Conti, accusato di abusi sessuali.
Giugno
La Corte Suprema degli Stati Uniti rifiuta di pronunciarsi sul diritto all’immunità della Santa Sede, confermando la decisione della Corte d’Appello dell’Oregon di considerare il Vaticano come civilmente responsabile degli atti di un prete accusato di abusi su minori.
In Italia, viene ridotto allo stato laicale don Andrea Agostini, condannato nella primavera 2008 in primo grado a 6 anni e 10 mesi per molestie sessuali ai danni di dieci bambine (dai tre ai sei anni) che frequentavano l’asilo parrocchiale da lui diretto.
Luglio
Un ex sacerdote australiano John Sidney Denham, 67 anni, viene condannato a quasi 20 anni di carcere per aver abusato di almeno 25 ragazzi in diverse scuole, dove era responsabile delle punizioni disciplinari e nelle quali aveva creato un clima di terrore e depravazione.
Il New York Times pubblica un reportage di documenti interni alla Chiesa che svelano come Joseph Ratzinger, quando dirigeva la Congregazione per la dottrina della fede, fosse “parte di una cultura di non-responsabilità, negazionismo, e ostruzionismo della giustizia” di fronte agli abusi sessuali commessi da sacerdoti. Tra le rivelazioni spunta un vertice segreto avvenuto in Vaticano nel 2000 tra Ratzinger e i vescovi delle nazioni anglofone più colpite dagli scandali di pedofilia: Stati Uniti, Irlanda, Australia.
Settembre
La parrocchia del Sacro Cuore di Foggia e l’Istituto nazionale dei Salesiani di Roma sono citati come responsabili civili nel processo che vede imputato un prete, un salesiano di 79 anni, vice parroco al Sacro Cuore di Foggia, che avrebbe molestato 4 ragazzine che si confessavano con lui.
Scompare nel nulla don Matteo Diletti, prete bergamasco di 39 anni, a pochi giorni dall’udienza in Cassazione che lo vedeva imputato per abusi sessuali su una ragazzina di 13 anni. La cassazione confermerà la condanna a 4 anni.
Ottobre
I quotidiani in lingua fiamminga riportano 103 nuove denunce contro i preti pedofili belgi. Tuttavia, la chiesa belga non istituirà una nuova commissione d’indagine. In Italia, don Secondo Bongiovanni, sacerdote 56enne, viene condannato a Sondrio per abusi sessuali ai danni di un bambino di 12 anni.
Novembre
Il Papa ammette ritardi e coperture nella gestione del caso di Marcial Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo, pedofilo, tossicomane e padre di diversi figli illegittimi.
Dicembre
Pubblicati i cablo WikiLeaks sul Vaticano. Secondo le rivelazioni, il Vaticano ha rifiutato di permettere ai suoi uomini di testimoniare di fronte alla commissione chiamata a fare chiarezza sugli abusi dei sacerdoti su minori in Irlanda. Non solo: la richiesta di presentarsi di fronte alla commissione Murphy “ha offeso molte persone in Vaticano. Pensano che l’Irlanda non abbia protetto e rispettato la sovranità vaticana durante l’inchiesta”, dice un cablogramma. Una giuria nel Delaware stabilisce un risarcimento di 30 milioni di sterline per un uomo stuprato più di cento volte da un prete cattolico. E’ la somma più ingente che sia stata mai assegnata a una singola vittima. In Italia, don Domenico Pezzini è condannato a dieci anni di carcere per aver abusato sessualmente di un minorenne originario del Bangladesh.