“Mi auguro che sulle relazioni industriali, oggetto di contenzioso alla Fiat, si trovi un modulo più costruttivo di discussione”. Le ultime trattative tra Fiat e sindacati per Pomigliano e Mirafiori sono al centro delle riflessioni di inizio d’anno del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Credo che nessuno possa negare che esista un problema di bassa produttività del lavoro. Ma non è una questione legata esclusivamente al rendimento lavorativo delle maestranze. È legata anche, prevalentemente, all’innovazione tecnologica e all’organizzazione del lavoro” ha poi aggiunto Napolitano.
Confronto con i giovani. ”Ci attendono prove molto impegnative. Occorre uno scatto, una mobilitazione. Bisogna soprattutto tenere aperte le linee di comunicazione con le generazioni più giovani, i cui problemi sono quelli del futuro dell’Italia”.
Emergenza Rifiuti. Il capo dello Stato parla dell’emergenza rifiuti a Napoli, sua città natale. “Ho trovato molto impegnati il sindaco e il presidente della Regione rispetto le competenze di ogni istituzione – dice Napolitano ai giornalisti a margine di una visita al Pio Monte della Misericordia – al di là di ogni schermaglia, pare che ci sia un clima in questo momento molto costruttivo che lascia ben sperare”. Il presidente della Repubblica dice di sentirsi “un po’ meglio ma sono ancora influenzato” e riferendosi ai suoi incontri con il sindaco e il presidente della Regione sottolinea che “ne ho ricavato il senso di un impegno realmente comune sentendo per telefono anche il presidente della Provincia Cesaro. Le tre istituzioni sono su posizioni comuni, sulla stessa linea per quanto riguarda la gestione completa dell’emergenza rifiuti e poi la messa a regime del sistema di smaltimento dei rifiuti”.
La strage di cristiani ad Alessandria. E’ utile sollecitare un dibattito sul tema in sede Ue. “Credo che realmente sia giusto chiedere anche che in sede europea il tema rilevante della libertà religiosa sia oggetto di discussione e di iniziativa” spiega il capo dello Stato che, sollecitato dai giornalisti a commentare la strage di fedeli copti in Egitto, ricorda come in quel paese vi sia “una situazione interna di grande tensione e di preoccupazione”.