Si narra che dopo il divorzio dalla prima moglie il nostro eroe ha sofferto per molte altre separazioni: Veronica, Casini, Fini, Marcegaglia, Montezemolo, L’Aquila, Napoli, gli Usa. E non finisce qui…

Divorzio alla caimana
Dopo il divorzio dalla prima moglie,
celato per sembrar uomo dabbene,
colui che nulla dona e tutto toglie
d’altre separazion soffrì le pene.

La seconda consorte lo piantò
per gli amor con veline non avare.
Caltagiron Casini lo lasciò,
deluso dal promettere e non fare.

Lo abbandonò lo sdoganato Fini
dopo che per tre lustri favorì
i suoi sporchi interessi birichini.
Anche la Marcegaglia, dopo il sì,

delusa dalla sua incapacità,
ha smesso di contar sul suo governo,
dopo che Montezemolo di già
era andato, mandandolo all’inferno.

Lo hanno abbandonato gli aquilani
delusi dalla poca concretezza,
l’han lasciato pur i napoletani
sommersi da montagne di monnezza.

L’America perfin lo pianta in asso
raccontando ch’è un puttanier caliente
sfiancato dai festin fino al collasso,
un che in politica non vale niente.

Ora tentenna pure Umberto Bossi
perché il federalismo rischia assai
e con Tremonti nel cenon degli ossi
studia il modo di metterlo nei guai.

Di Benedetto, Bondi e Capezzone
soli oramai la fedeltà rimane:
d’un che fa affari con la religione,
d’un parolaio e d’un fedele cane.

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