Il tasso di disoccupazione a novembre rimane sostanzialmente stabile all’8,7%, lo stesso livello registrato a ottobre, anche se fuori dagli arrotondamenti si nota un lievissimo calo (dall’8,729% all’8,678%). Lo comunica l’Istat in base a dati destagionalizzati e a stime provvisorie. Il tasso all’8,7% è il più alto dall’inizio delle serie storiche mensili, ovvero dal gennaio del 2004. Ad aumentare il dato relativo alla disoccupazione giovanile che si attesta al 28,9% con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto a ottobre e di 2,4 punti rispetto a novembre 2009.
Più in particolare, il numero delle persone in cerca di occupazione risulta in diminuzione dello 0,4% (-9 mila unità) rispetto ad ottobre e in aumento del 5,3% rispetto a novembre 2009 (+110 mila unità). Inoltre la disoccupazione maschile risulta in diminuzione del 2,1% rispetto al mese precedente e in aumento del 5,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il numero di donne disoccupate aumenta dell’1,5% rispetto a ottobre e del 5% rispetto a novembre 2009. Il tasso di disoccupazione maschile è pari al 7,8%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre e in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto a novembre 2009. Il tasso di disoccupazione femminile è pari al 10%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,3 punti percentuali su base annua.
La Cisl legge nei dati una situazione drammatica per i giovani, mentre per Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, è “il quadro di una vera e propria emergenza nazionale: bisogna bloccare subito la caduta dell’occupazione”. I dati “indicano il piu’ alto tasso di disoccupazione, il piu’ alto utilizzo della Cig da sempre e il record europeo della disoccupazione giovanile. Il poco lavoro che si crea e’ quasi esclusivamente precario o frutto della regolarizzazione di lavoratori stranieri, ovvero è lavoro che già esisteva”. Secondo il sindacalista, “è necessario abbandonare gli slogan per affrontare il problema con serietà e determinazione. Il dato dei giovani, in particolare, parla di una disoccupazione qualificata che mese dopo mese cresce. Per risolvere il problema – aggiunge Fammoni – occorre buona occupazione, non certo lo slogan di accettare qualsiasi lavoro. La cassa integrazione intanto non deve esaurirsi per non aumentare il dramma dei senza lavoro e la Cgil, inascoltata, ha gia’ denunciato piu’ volte la scarsita’ di risorse e di inziative normative”. Per Fammoni “e’ dunque urgente far ripartire con ben altre quantita’ la produzione e lo sviluppo, altrimenti altre centinaia di migliaia di persone nelle aziende in crisi rischiano di perdere il lavoro”.
Secondo il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, l’indagine Istat fotografa un quadro “sostanzialmente stabile come in Europa”. In particolare il tasso di disoccupazione “in Europa è al 10,1% mentre in Italia è all’8,7%”., ha detto. “Il modesto aumento degli occupati, relativamente al mese di novembre su novembre 2009, comunque per la prima volta dall’inizio della crisi, dovuto alla componente femminile, si confronta con il consolidarsi della disoccupazione giovanile soprattutto nel Mezzogiorno”. A riguardo sottolinea che nei prossimi giorni, “si riunirà la cabina di regia per l’attuazione del Piano nazionale per l’occupabilità dei giovani, diretta dai ministri del Lavoro, dell’Istruzione e della Gioventù, per verificare lo stato di attuazione del Piano e programmare le nuove iniziative”. Sempre “nei prossimi giorni – fa sapere Sacconi – il Governo incontrerà le Regioni per definire l’impiego degli ammortizzatori sociali in deroga e soprattutto le contestuali politiche di accompagnamento al lavoro, attraverso i servizi pubblici e privati e una migliore formazione, in modo da evitare l’eccessivo allungamento del periodo di dipendenza di molti dal sussidio”.
In particolare, spiega Sacconi, ”si esamineranno le nuove iniziative di spesa deliberate a fine anno dal ministero del Lavoro per circa 200 milioni di euro e dal ministero della Gioventù per circa 50 milioni”. Misure che, evidenzia il ministro, sono “rivolte alla promozione dell’apprendistato nei lavori tradizionali e manuali dell’artigianato, contro la dispersione scolastica giovanile, al sostegno della occupazione dei lavoratori svantaggiati, come i giovani disoccupati di lungo periodo, attraverso le agenzie per il lavoro e l’assunzione a tempo indeterminato degli under 35 con figli a carico”. Più in generale, prosegue Sacconi, “la riunione della cabina di regia sarà dedicata, anche alla luce dell’accordo unanime Stato, Regioni, parti sociali, alla promozione del contratto di apprendistato quale strumento ottimale per la transizione dalla scuola al lavoro, alla riqualificazione delle attività di istruzione e formazione e all’irrobustimento dei servizi offerti dal motore di ricerca istituzionale ‘cliclavorò, come l’agevole possibilità di inserimento, tra i curricula, di quelli dei neolaureati, che le università sono tenute a inviare, in base alle recenti norme del collegato lavoro”.