Il dato è di avantieri. 28,9% di disoccupazione per i ragazzi italiani sotto i 29 anni. Si tratta della cifra più alta mai registrata dall’Istat da quando sono iniziate le rilevazioni per fasce d’età (2004).
E con queste cifre, che sappiamo è bene prendere con le pinze visti i precedenti dell’Istat, la soluzione prospettata dalla nostra classe dirigente è 120 ore di straordinari obbligatori + 200 su richiesta aziendale (come nel moderno accordo Fiat). La compressione dei diritti per chi vuole lavorare? La precarietà da far ingoiare a tutti i lavoratori “non fondamentali” nel mantenimento dei privilegi da ancien régime dei signori?
Di fronte a una tale deriva della Generazione P dai palazzi della politica non si muove nulla sui temi del reddito, sussidi, lavori socialmente utili. L’unica ricetta è quella dei tagli, della disciplina, dell’autoritarismo… Per quanto porgeremo l’altra guancia?