C’è una scena piccola piccola nell’ultimo grande film di Eastwood. Ma in quella scena converge un aspetto profondo e nascosto di Hereafter. È quando il protagonista, George (Matt Damon), visita la casa in cui viveva Charles Dickens, il suo scrittore del cuore. Nella casa-museo, in cui l’autore di Great Expectations abitava con la moglie e i dieci figli, tutto è immutato. E nello studio, dove c’è la scrivania su cui Dickens stese i suoi romanzi, è appeso un quadro: “Il sogno di Dickens” di Robert W. Buss rappresenta il romanziere mentre dorme, circondato dai personaggi/fantasmi dei suoi libri. In questa scena piccina piccina, ma per niente accessoria, emerge l’importanza dell’esprimere quando gli esseri umani si affacciano sull’abisso dell’aldilà. Un tema latente che attraversa Hereafter e i suoi protagonisti, fino ad essere dichiarato, palese, nel finale.
Hereafter racconta le tre storie di Marie, George e del piccolo Marcus. La prima è una famosa giornalista francese sopravvissuta per miracolo allo tsunami in Indonesia. Quando tornerà a Parigi non riuscirà a riprendere normalmente il suo lavoro né a scrivere il libro su Mitterand che aveva in mente. Mentre era tra la vita e la morte, Marie ha intuito qualcosa e non può fare a meno di raccontarlo. George invece è un sensitivo. Una volta era famoso e aveva molti clienti. Ma il suo “dono” gli ha reso l’esistenza invivibile e, invece di continuare a far soldi, ha scelto di fare l’operaio in una fabbrica di San Francisco. Il piccolo Marcus vive a Londra senza il padre, con una madre tossicodipendente e il suo unico punto di riferimento: il fratello gemello Jason. Che però viene ucciso in un incidente.
I tre protagonisti si confrontano in maniere differenti con l’esperienza della morte. C’è chi l’ha intuita, chi la percepisce nel prossimo, chi cerca risposte per la perdita subita. Eastwood costruisce magistralmente un’opera difficile – in cui erano altissimi i rischi di patetismo, o di sfociare nel paranormale – anche grazie all’impeccabile sceneggiatura del grande Peter Morgan (The Queen, Frost/Nixon). Le tre vicende sono narrate in parallelo per quasi tutto il film. All’inizio le sequenze sono molto lunghe. Poi si fanno più veloci e ravvicinate per arrivare alla convergenza, al punto che farà incontrare i tre a Londra. Non a caso alla fiera del libro. Di fronte al dolore della morte gli esseri umani cercano spiegazioni, ma soprattutto producono discorsi, parole, testi.
Il magnifico Clint, tra le righe di questo splendido film, racconta il bisogno di analizzare un’esperienza rimossa totalmente dalla vita quotidiana e dal suo linguaggio. Marie, per esempio, viene allontanata dalla sua emittente perchè il suo vissuto è dissonante rispetto alla “chiacchiera” televisiva. Il piccolo Marcus cerca, tra buffoni e parapsicologi, di capire cosa sia successo a Jason. La scena in cui partecipa a una riunione con una “medium” è la più triste del film. Ed è, più di ogni altra, quella che allontana del tutto l’idea che Eastwood parli di “paranormale”. Eastwood mette in scena, invece, una sensibilità che l’uomo possiede e che, in una vita schiacciata sulla ragione, reprime. Eastwood parla di intuizioni e folgorazioni intensissime che richiedono analisi e diventano discorso. L’arte e la scrittura sono gli antidoti più forti per guardare la morte con serenità.
Per questo la visita nella casa di Dickens, la casa di un morto/immortale che alle parole ha consegnato la propria sopravvivenza, è una scena importante. Anche più della bella, spettacolare, sequenza iniziale dello tsunami. Dove un’ecatombe si abbatte sugli uomini. Nella casa del grande scrittore la morte è cristallizzata in una presenza persistente. Come un fantasma che abita con noi e va “tenuto” assieme a noi per non svilire la vita stessa. Ed è questa, in fondo, la “morale” del film.
Interessante, poi, confrontare Hereafter con la Palma d’Oro 2010, Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti del thailandese Weerasethakul. Lì una cultura che crede nella reincarnazione, nel ritorno all’Uno-Tutto, racconta i morti assieme ai vivi e la loro compresenza nell’esistenza. Qui vediamo la difficoltà (occidentale) di pensare la morte e trattenerne il senso. La morte per “noi” è trauma da comprendere, vissuto da sviscerare perchè è confinata nell’aldilà. Solo esprimendola possiamo restituire alla vita ciò che accade quando la vita finisce. Così, è davvero commovente pensare a Eastwood/Dickens mentre consegna all’eternità i suoi sogni di toccante bellezza.
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La Redazione
Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.
Elisa Battistini
Giornalista
Cultura - 10 Gennaio 2011
“Hereafter”: il sogno di Eastwood
C’è una scena piccola piccola nell’ultimo grande film di Eastwood. Ma in quella scena converge un aspetto profondo e nascosto di Hereafter. È quando il protagonista, George (Matt Damon), visita la casa in cui viveva Charles Dickens, il suo scrittore del cuore. Nella casa-museo, in cui l’autore di Great Expectations abitava con la moglie e i dieci figli, tutto è immutato. E nello studio, dove c’è la scrivania su cui Dickens stese i suoi romanzi, è appeso un quadro: “Il sogno di Dickens” di Robert W. Buss rappresenta il romanziere mentre dorme, circondato dai personaggi/fantasmi dei suoi libri. In questa scena piccina piccina, ma per niente accessoria, emerge l’importanza dell’esprimere quando gli esseri umani si affacciano sull’abisso dell’aldilà. Un tema latente che attraversa Hereafter e i suoi protagonisti, fino ad essere dichiarato, palese, nel finale.
Hereafter racconta le tre storie di Marie, George e del piccolo Marcus. La prima è una famosa giornalista francese sopravvissuta per miracolo allo tsunami in Indonesia. Quando tornerà a Parigi non riuscirà a riprendere normalmente il suo lavoro né a scrivere il libro su Mitterand che aveva in mente. Mentre era tra la vita e la morte, Marie ha intuito qualcosa e non può fare a meno di raccontarlo. George invece è un sensitivo. Una volta era famoso e aveva molti clienti. Ma il suo “dono” gli ha reso l’esistenza invivibile e, invece di continuare a far soldi, ha scelto di fare l’operaio in una fabbrica di San Francisco. Il piccolo Marcus vive a Londra senza il padre, con una madre tossicodipendente e il suo unico punto di riferimento: il fratello gemello Jason. Che però viene ucciso in un incidente.
I tre protagonisti si confrontano in maniere differenti con l’esperienza della morte. C’è chi l’ha intuita, chi la percepisce nel prossimo, chi cerca risposte per la perdita subita. Eastwood costruisce magistralmente un’opera difficile – in cui erano altissimi i rischi di patetismo, o di sfociare nel paranormale – anche grazie all’impeccabile sceneggiatura del grande Peter Morgan (The Queen, Frost/Nixon). Le tre vicende sono narrate in parallelo per quasi tutto il film. All’inizio le sequenze sono molto lunghe. Poi si fanno più veloci e ravvicinate per arrivare alla convergenza, al punto che farà incontrare i tre a Londra. Non a caso alla fiera del libro. Di fronte al dolore della morte gli esseri umani cercano spiegazioni, ma soprattutto producono discorsi, parole, testi.
Il magnifico Clint, tra le righe di questo splendido film, racconta il bisogno di analizzare un’esperienza rimossa totalmente dalla vita quotidiana e dal suo linguaggio. Marie, per esempio, viene allontanata dalla sua emittente perchè il suo vissuto è dissonante rispetto alla “chiacchiera” televisiva. Il piccolo Marcus cerca, tra buffoni e parapsicologi, di capire cosa sia successo a Jason. La scena in cui partecipa a una riunione con una “medium” è la più triste del film. Ed è, più di ogni altra, quella che allontana del tutto l’idea che Eastwood parli di “paranormale”. Eastwood mette in scena, invece, una sensibilità che l’uomo possiede e che, in una vita schiacciata sulla ragione, reprime. Eastwood parla di intuizioni e folgorazioni intensissime che richiedono analisi e diventano discorso. L’arte e la scrittura sono gli antidoti più forti per guardare la morte con serenità.
Per questo la visita nella casa di Dickens, la casa di un morto/immortale che alle parole ha consegnato la propria sopravvivenza, è una scena importante. Anche più della bella, spettacolare, sequenza iniziale dello tsunami. Dove un’ecatombe si abbatte sugli uomini. Nella casa del grande scrittore la morte è cristallizzata in una presenza persistente. Come un fantasma che abita con noi e va “tenuto” assieme a noi per non svilire la vita stessa. Ed è questa, in fondo, la “morale” del film.
Interessante, poi, confrontare Hereafter con la Palma d’Oro 2010, Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti del thailandese Weerasethakul. Lì una cultura che crede nella reincarnazione, nel ritorno all’Uno-Tutto, racconta i morti assieme ai vivi e la loro compresenza nell’esistenza. Qui vediamo la difficoltà (occidentale) di pensare la morte e trattenerne il senso. La morte per “noi” è trauma da comprendere, vissuto da sviscerare perchè è confinata nell’aldilà. Solo esprimendola possiamo restituire alla vita ciò che accade quando la vita finisce. Così, è davvero commovente pensare a Eastwood/Dickens mentre consegna all’eternità i suoi sogni di toccante bellezza.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.