Un sexy scandalo in salsa leghista. A Monza due giovani militanti del Carroccio hanno denunciato per violenza sessuale Luca Talice, assessore alla sicurezza della Provincia brianzola e consigliere comunale della Lega Nord. Il fascicolo è sul tavolo del pm Alessandro Petè. Gli abusi sarebbero andati avanti per anni e sarebbero avvenuti anche di sera nei locali del comune di Seregno. I due, secondo quanto anticipato dal settimanale locale L’Esagono, hanno raccontato ai Carabinieri della Compagnia di Lecco di “pressioni psicologiche al limite del plagio, di violenze sessuali abiette, di rapporti avuti anche nel palazzo comunale (di Seregno, ndr), di fotografie scattate nella macchinetta delle fototessere a Comune chiuso al pubblico”. Il procuratore di Monza, Corrado Carnevali, ha confermato l’indagine, “la Procura sta svolgendo tutti gli accertamenti del caso, ha detto. Mentre Luigi Peronetti, legale dell’esponente della Lega, sostiene che si tratti di una “vicenda assolutamente inventata. Non ho capito chi sono i due ragazzi. Noi non sappiamo nulla”, ha aggiunto ricordando che l’inchiesta dovrebbe essere coperta da segreto istruttorio, “bisogna capire da dove nasce e qual è il motivo della delazione”. Secondo l’avvocato “l’assessore è scomodo, è un paladino della legalità e ha infastidito certi poteri”.

Alcune persone sono già state sentite come testimoni in Procura, fra di loro Maria Teresa Viganò, ex assessore comunale ora consigliere del Pdl a cui i due ragazzi si sono confidati insieme a un altro esponente del Pdl, il vicesindaco Attilio Gavazzi. “Sono choccato per quello che è successo. Non rilascio dichiarazioni” si è limitato a dire Attilio Gavazzi.

A difesa di Talice è intervenuto anche l’europarlamentare leghista Matteo Salvini, che è vicesegretario della Lega Lombarda, adombrando complotti per le battaglie per la legalità portate avanti dall’assessore leghista. “Le accuse stupiscono davvero per i tempi, i modi e i luoghi – ha detto Salvini – considerando il fatto che come assessore alla Sicurezza nella provincia di Monza e Brianza Talice abbia dato fastidio a quell’intreccio di poteri forti e illeciti tra politica ed economia, questo genere di accuse mi puzzano”.

Sulla vicenda sono intervenute anche due parlamentari del Pd, Alessia Mosca e Emanuela Baio: “Quello di cui si parla è un reato gravissimo, tanto più odioso se perpetrato abusando del proprio potere. Ci auguriamo che i magistrati arrivino a definire la vicenda nel minor tempo possibile per la tutela di tutti i soggetti interessati”.

Talice non ha rilasciato dichiarazioni sulla vicenda.In rete si trova un suo intervento a Radio Padania in cui l’assessore commenta la visita in carcere dei due deputati Radicali Rita Bernardini e Sergio D’Elia ai rumeni responsabili dello stupro di Guidonia chiusi nel carcere di Rebibbia.

Secondo Talice “con i delinquenti bisogna essere duri e cattivi a più non posso. Bisogna usare la stessa durezza che loro usano contro le persone perbene. Senza clemenza, solo così insegneremo come ci si comporta”. E sui due parlamentari disse: “Pensa che razza di parlamentari abbiamo, la loro preoccupazione non era sputare in faccia ai rumeni ma verificare se gli agenti di polizia gli avevano dato due sberle”. Eventualità che delude molto Talice. “Se glien’han dato uno vabbè, avrebbero potuto dargliene di più. La polizia ha fatto bene se gliel’ha dati. Io invidio i parlamentari, che hanno questa possibilità. Se lo fossi stato io sarei andato a sputargli in faccia. O gli pianti un calcio in faccia o gli sputi in faccia. La gente normale poi ti accoglie come un eroe”.

La procura di Monza, intanto, accerterà i fatti denunciati dai due giovani, uno dei quali ha raccontato di aver subito abusi anche prima di aver raggiunto la maggior età.

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