Roma, 11 gennaio 2011, alle 9,30. Nel Palazzo della Consulta si è aperta l’udienza sul ‘legittimo impedimento’. La norma attraverso la quale il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, vorrebbe mettersi al riparo dai tre processi a suo carico: Mediaset, Mills e Mediatrade. “La norma sul legittimo impedimento – dichiara in aula Niccolò Ghedini, legale del premier – si limita a tipicizzare l’impedimento dei membri del governo, del quale il giudice deve tener conto, senza per questo precluderne le facoltà di accertamento e di apprezzamento delle ragioni concrete”. La sentenza è prevista per giovedì 13 gennaio. Incerto l’esito del voto. Le previsioni dicono: 7 giudici pronti a bocciare la norma, 5 a promuoverla e 3 gli incerti. Era presente anche il giudice costituzionale Maria Rita Saulle, la cui partecipazione era stata messa in forse per problemi di salute. Il magistrato è arrivata in udienza spinta su una sedia rotelle.
Servizio di David Perluigi, montaggio Paolo Dimalio
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Legittimo impedimento, entra la Corte
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