Evidentemente galvanizzato dal mega-servizio a Berlusconi in versione poli-familiare, uscito mercoledì su Chi, Alfonso Signorini nel salotto di Kalispera, “emanato” nelle case degli italiani da Canale 5, continua sul terreno dei buoni sentimenti.

E così fa raccontare a Belén – sapiente accento spagnolo e inquadratura sempre in primo piano – la sua fede nell’amore eterno (che però è eterno finchè dura, come si contraddice anche lei, mentre rimira l’ultimo anello recatole in dono da Fabrizio). Non può mancare un cammeo di Gianna Nannini, novella eroina della maternità insperata. Anche se poi, il buon conduttore indulge a lanciare un balletto presunto sexy (ma non si capisce il sexy dov’è).

Il momento più “alto”, però, è quando Signorini cita Il passero solitario di Giacomo Leopardi, una delle vette della poesia italiana. Prova a farlo leggere a Flavio Insinna, che si inceppa, si interrompe e sbaglia completamente il ritmo, forse a marcare il disappunto di dover essere accostato – anche se per un attimo – a qualcosa evidentemente troppo fuori dalle sue corde.

Ci pensa lui, Signorini, a trarlo dall’imbarazzo: “Dedichiamo questa lettura a tutti i passeri solitari”. Ammicca, ridacchia, cerca un doppio senso,che evidentemente la parola “passero” gli pare sufficiente a giustificare. Probabilmente – mentre prova ad annientare persino il fascino e la magia di Leopardi – si sente pure un eroe della divulgazione. E così può chiudere gloriosamente il programma ballando insieme a Emanuele Filiberto sulle note di una rediviva Orietta Berti.

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