blog museo picassoNegli ultimi anni, istituzioni culturali e nuovi media sono protagonisti di una scena caratterizzata da un forte dinamismo che ha prodotto progetti interessanti, contribuendo spesso ad arricchire di contenuti informativi gallerie, musei, mostre temporanee ed eventi.

Strano a dirsi, ma a ben guardare ci sono progetti legati al web da parte di musei già nei primissimi anni ’90, anche in Italia. Poi, ovviamente, tutto è accelerato e oggi si assiste a musei che hanno una presenza web strutturata a 360°: dal sito web istituzionale al blog, fino ai social media. Diversi elementi che in realtà devono rientrare tutti in un unico, organico progetto di ampio respiro.

Ma perché è importante per un museo avere un’ottima presenza online? E soprattutto, quali opportunità ci sono nell’utilizzo dei social media?

Chiariamo subito. “Avere la pagina Facebook” oppure “avere un profilo su Twitter” non significa assolutamente nulla. Occorre realizzare vere e proprie strategie di comunicazione e approfondire le specificità dei singoli ambienti digitali per sfruttare completamente tutte le opportunità.

Che non sono solo quelle di marketing o promozione dell’istituzione, ma piuttosto creare un rapporto molto più diretto ed informale con il pubblico, costruire una comunità di appassionati e ancora di più veicolare contenuti informativi animando il dibattito culturale.

Ad ogni modo la realtà oggi è che, per un appassionato di nuovi media, il settore culturale mondiale offre progetti davvero stimolanti. E in questo spazio ne vedremo parecchi.

Tra questi, c’è un Museo che nel 2010 ha vinto moltissimi premi relativi alla sua attività online: Il Museo Picasso di Barcellona. Lo staff ha progettato una presenza digitale articolata, dialogando veramente con gli utenti e il successo dell’iniziativa è testimoniato proprio dalla risposta del pubblico. Qui trovate il blog che rimanda anche a tutti i canali social media.

Cos’è dunque una Social Media Strategy per un museo?
Conxa Rodà, Poject Manager del Museo Picasso ha realizzato questa bella presentazione per spiegare la loro strategia.

Prossimamente vedremo altri esempi: tra questi scuramente TATE, con il suo piano triennale per l’azione digitale.

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