Alcune ragazze, parlando tra loro, commentavano: "A villa San Martino si entrava senza controlli". Dopodiché le serate si consumavano nella sala-discoteca del premier tra divanetti, palli per la lapdance e travestimenti sexy
Cene, feste e orge. Con ragazze di ogni tipo: italiane, cubane, venezuelane, domenicane. Belle, bellissime. Disposte a tutto. A travestirsi da infermiere sexy. Insomma “qualcosa di mai visto”. Di “indecente”. Tanto che per partecipare a quegli incontri bisogna “essere pronti a tutto”. C’è questo e altro nelle 389 pagine dell’inchiesta su Ruby Rubacuori da questa mattina sul tavolo della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. C’è tutto Berlusconi. C’è soprattutto la sua televisione “sporcacciona” di Drive in. E quella di Non è la Rai. Anche lì ragazze minorenni in bella mostra.
Già allora si capiva . E Silvio ne parlava con l’amico Dell’Utri. Era il 1986. La fine di quell’anno. “Iniziamo male l’anno”, dice il Cavaliere. Dell’Utri chiede chiarimenti. L’allora tycoon spiega: “Dovevano venire due di Drive In che ci hanno fatto il bidone! E anche Craxi è fuori dalla grazia di Dio!”. Dell’Utri sorride “ma che te frega”, dice. “Che me ne frega? – risponde B. – . Poi finisce che non scopiamo più! Se non comincia così l’anno, non si scopa più!”
Insomma, stava già tutto scritto. Ma adesso le serate hard di Arcore prendono vita nei racconti delle ragazze e nelle intercettazioni telefoniche. Racconta una di loro: “Berlusconi ha insistito, ma io non volevo, ho cercato di respingerlo. Gli ho detto di no, ma non ce l’ho fatta e sono stata costretta a subire qualcosa che non avrei voluto”. Che succede a villa San Martino durante quelle sere che quasi sempre diventano notte e si trasformano in albe stanche, lo racconto l’ex prefetto Carlo Ferrigno: “Una sera – racconta al telefono il 29 settembre 2010 l’ex prefetto di Napoli e commissario antiracket dal 2003 al 2006 Carlo Ferrigno – c’era una mezza araba e le avevano fatto fare la danza del ventre, gli altri tutti intorno a guardarla”. Poi precisa e non va per il sottile: “C’erano le orge lì dentro, non con droga non mi risulta”. Quindi: “Bevevano tutte mezze discinte”. E Berlusconi? “Si è messo a cantare barzellette, erano loro tre: Berlusconi, Mora, Fede, e ventotto ragazze, tutte alla fine erano senza reggipetto, solo le mutandine quelle strette”. E a fine serata il Cavaliere “gli ha regalato anelli e bracciali”
Le ospiti dunque attovagliate a quelle cene non sono proprio signore della buona borghesia milanese. Ma chi sono. Per capirlo basta rileggere le intercettazioni di Nicole MInetti. Lei, igienista dentale e consigliere del Pdl in Lombardia, parla con un’amica, ex compagna di liceo. La invita ad Arcore. E spiega: “Ci sono varie tipologie di persone. C’è la zoccola, la sudamericana che non parla italiano e viene dalle favelas. C’è quella un po’ più seria, c’è la via di mezzo tipo Barbara Faggioli e poi ci sono io che faccio quel che faccio, capito?”. Quindi il consiglio: “fregatene, sbattitene il cazo e via andare”.
La ragazza è contento. Pensa: “Un incontro con il mio presidente del Consiglio”. Ad Arcore ci arriva con la Minetti che per la strada raccoglie altre tre ragazze. Si entra. Si cena. E poi inizia la festa. Il cavaliere si presenta: “buonasera lei è la signorina due lauree”. Quindi tutto inizia. Tra le ragazze “si notava un atteggiamento di confidenza tra le ragazze e il presidente”. Lo stesso vale per Emilio fede e Carlo Rossella. La giovane amica della Minetti prosegue: “I canti furono accompagnati da un trenino. E dopo la cena sentii alcune ragazze dire: scendiamo al bunga bunga”.
Questo è il tempio in cui il drago accoglie le sue “vergini”. E’ una sala-discoteca. Di nuovo la parola passa alla “signorina due lauree”: “Vi sono divanetti, un palo di lapdance, una sorta di banco ba, i bagni”. Qui le ragazze si cambiano. Il passaggio è importante. Ricordate Drive in? Ecco di nuovo il racconto: “Le ragazze indossarono vestiti succinti, alcune modificarono l’acconciatura, il trucco e assunsero atteggiamenti con connotazioni equivoche”
E poi ci sono le intercettazioni che rafforzano il quadro, lo rifiniscono e lo puntellano. “E’ allucinante. Non sai. Lo chiamano tutte amore, tesorino. Non puoi nemmeno immaginare quello che avviene lì… Nei giornali dicono molto meno della verità anche quando lo massacrano”. Sui festini di Arcore le soubrette sono chiarissime: “O sei pronta a tutto oppure prendi il taxi e te ne vai”. Per arrivarci, a villa San Martino, invece non c’è problema. “Siamo entrate senza alcun tipo di controllo”, dice una ragazza. Quindi prosegue: “E’ molto semplice. Dai il tuo nome al citofono ed entri”. Un’altra ragazza, sempre descrivendo i festini nella casa del Cavaliere, parla di “desolazione”. E va avanti: “Sì, sì l’ho proprio conosciuto per bene. Mi ha presentato a tutti e mi ha dedicato anche una canzone”.
Silvio è generoso, si sa. Le sue feste sono sfarzose come anche le sue ricompense. Ne parlano le gemelline De Vivo note per la loro partecipazione all’Isola dei famosi. “L’ho visto un po’ out – dice Imma De Vivo -, ingrassato, imbruttito, l’anno scorso stava più in forma, adesso sta più di là che di qua, è diventato pure brutto, deve solo sganciare, speriamo che sia più generoso, io non gli regalo un cazzo”. Tra le ospiti di villa San Martino c’è anche Barbara Faggioli. Il 25 settembre la giovane starlette parla al telefono con Fede. E’ offesa. Dice: “Non mi ha invitato, ormai preferisce invitare le cubane e le venezuelane”. Ma anche le domenicane come Maria Ester Garcia Polanco. Di lei parla l’igienista dentale del premier Nicole Minetti. “L’ha dovuta allontanare, lavorava con uomini che vomitavano in macchina, l’hanno trovata con droga e un coltello”. E Fede replica: “A una di quelle che c’era ieri sera ho dato di tasca mia 10mila euro. Perché aveva foto scattate con telefonino, aveva bisogno di soldi”. Secondo alcune ragazze, a quanto rivela l’Espresso, anche la Minetti “faceva spogliarelli e, a volte, si travestiva da uomo”. Altri dettagli riguardano “alcune ragazze mezze nude” che ballavano “vicine vicine”, in atteggiamenti “lesbici”.
La cosa, poi, è nota a molti. Insomma il bunga bunga non è affatto un segreto. Anzi: un’abitudine risaputa del Cavaliere. E così nella richiesta di autorizzazione alla perquisizione degli uffici del contabile di Berlusconi, Giuseppe Spinelli, c’è l’intercettazione di una telefonata tra la parlamentare del Pdl Maria Rosaria Rossi con Emilio Fede nella quale si parla anche della pratica del bunga bunga. “Ma tu stai venendo qui?”, chiede Maria Rosaria Rossi a Emilio Fede. Il direttore del Tg4 risponde che sarà nel luogo dell’appuntamento non prima delle 21-21.15. Poi aggiunge: “Ho anche due amiche mie…”. La Rossi risponde: “Che palle che sei, quindi bunga bunga, 2 di mattina, ti saluto…”.
Dai racconti dei deputati che hanno visto le carte del caso Ruby emerge un “quadro postribolare”. Con Emilio Fede che farebbe da cerimoniere consigliando alle ragazze addirittura l’abbigliamento. Lo stesso Fede avrebbe suggerito a Roberta Bonasia, ritenuta una favorita dal premier, di essere amorevole e di essere aperta. Chi ha letto la documentazione della procura di Milano conferma che Nicole Minetti avrebbe preso parte ai sexy show. In una telefonata intercettata, Ruby a un amico racconta: “Mi offrono qualunque cifra per farmi stare zitta, come quelle che mi offrivano per fottere”.
Decisive anche le dichiarazioni di Floriano Carrozzo che sentito a verbale come semplice testimone lascia importanti dichiarazioni. Racconta: “Ruby mi fece vedere il numero di Berlusconi, dove lei lo poteva contattare, mi aveva detto che era andata due volte alla presidenza del Consiglio”. Dopodiché la prova della consapevolezza da parte del premier della minore età della ragazza: “Mi confidò che il presidente del Consiglio aveva saputo da lei che era minorenne”. E sono sempre le confessioni di Ruby Rubacuori a infiocchettare il quadro con particolari non proprio edificanti. “Letizia? – dice Ruby a un amico – no lei è la pupilla, io sono invece il culo”