L’apologo è famosissimo. La prima volta che l’ho sentito è stato al cinema nel 1992, raccontato dal protagonista di un film bellissimo, La moglie del soldato. Nel 1999 lo ha messo in musica anche Max Pezzali. Ecco, da un po’ di tempo penso che sia la metafora migliore dell’Italia di questi ultimi anni.
A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione. Mentre entrambi stavano per morire la rana chiese all’insano ospite il perché del folle gesto. “Perché sono uno scorpione… – rispose lui – è la mia natura“.
Provate a indovinare chi è la rana. E, soprattutto, chi lo scorpione.