“Occorre scongiurare ulteriori esasperazioni e tensioni che possono solo aggravare un turbamento largamente avvertito e riconosciuto”. Così ha detto il Capo di Stato, Giorgio Napolitano, durante la giornata dell’informazione celebrata al Quirinale. Esasperazioni e tensioni, spiega Napolitano, che suscitano “un effetto di deprimente lontananza dallo sforzo che si richiede per superare le molteplici prove cui la comunità nazionale deve fare fronte”.
Il valore della Costituzione e della legge. “Bisogna trovare nella Costituzione i riferimenti di principio e i canali normativi e procedurali per far valere, insieme, le ragioni della legalità nel loro necessario rigore e le garanzie del giusto processo”. Al di fuori di questo quadro “ci sono solo le tentazioni di conflitti istituzionali e di strappi mediatici che non possono condurre, per nessuno, a conclusioni di verità e di giustizia”.
Avere cura per l’immagine del Paese. “Spesso manca il coraggio di reagire ai luoghi comuni – afferma Napolitano – che si trascinano e si riproducono, avvilendo l’immagine che si tende a dare del nostro operare come nazione e come Stato dal 1861 ad oggi, al di là di ogni legittimo e necessario spirito critico e antiretorico”. Per questo il presidente dello Stato suggerisce di “attingere ispirazione, motivi di fiducia e stimoli al rinnovamento” da quelli che definisce come “filoni vitali della nostra storia lunga 150 anni”, allo scopo di “meglio predisporci a superare le molteplici prove che ci attendono”.
Il senso dello Stato nel giornalismo italiano. Napolitano ricorda che è stato “il senso dello Stato e la difesa dei valori essenziali dello Stato” a guidare “l’azione del miglior giornalismo italiano, anche quando in tempi non troppo lontani ciò ha comportato serena fermezza e determinazione, anche a costo del sacrificio della vita”.